Definire la governace dell’Ipos, un passo essenziale per la salvaguardia degli oceani e delle risorse

Rafforzare l'International Panel for Ocean Sustainability per fornire dati scientifici per la gestione degli oceani

[10 Maggio 2023]

Un simposio organizzato il 18 e 19 aprile ad aprile a Bruxelles dal Centre national de la recherche scientifique (CNRS) ha riunito istituzioni scientifiche di tutto il mondo per con molti organi decisionali. Aprendo quel  summit, Alain Schuhl, vicedirettore generale per la scienza del CNRS, ha sottolineato che «Oggi è urgente organizzare la comunità scientifica globale intorno alla difesa di un oceano sostenibile». L’evento aveva infatti due obiettivi: creare un forte impegno da parte dei partner accademici a sostenere IPOS e mobilitare organi decisionali e rappresentanti della società civile attorno a questo progetto.

La biologa marina Françoise Gaill, consulente scientifica del CNRS e a capo dell’IPOS dal 2019, ha ricordato che bisogna u agire urgentemente «Perché la scadenza si sta avvicinando ad alta velocità». Infatti, l’IPOS deve poter formulare le sue raccomandazioni prima della Conférence des Nations unies sur les océans che si terrà nel 2025 a Nizza, organizzata congiuntamente da Francia e Costa Rica. Secondo la Gaill «Il Panel, dedicato alla sostenibilità degli oceani nel suo complesso, considerando tutti gli stakeholder, ha sempre puntato a favorire un migliore coordinamento del mondo scientifico sul tema dell’oceano, che non può essere trattato esclusivamente dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) o dall’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES)».

Ma per la sostenibilità del pianeta quanto il sostegno politico alla gestione degli oceani è altrettanto essenziale quanto lo sono il clima e la biodiversità e per la Gaill il simposio di Bruxelles è stato estremamente importante, «Perché concretizza anni di sforzi, e permette il primo collegamento ufficiale tra il mondo scientifico ei decisori politici che sono venuti numerosi per comprendere le questioni». Erano presenti quasi un centinaio di partecipanti provenienti da tutto il mondo: da scienziati provenienti da istituti famosi come l’Alfred Wegener tedescop e la Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI) statunitense, alle accademie delle scienze cinesi, europee e americane. ma anche stakeholders, con molti rappresentanti della società civile e organismi nazionali e internazionali ed esponenti del governo francese e della Commissione europea ed eurodeputati che hanno tutti espresso «La necessità di un forte legame tra scienza e politica in materia e di un posizionamento dell’IPOS nella governance internazionale degli oceani».

I due anni appena trascorsi sono stati decisivi per costruire la governance di IPOS. Sostenuto fin dall’inizio dal CNRS, l’IPOS è stato infatti presentato ufficialmente per la prima volta all’One Ocean Summit di Brest nel febbraio 2022, dopo essere stato delineato nella sua struttura alla Monaco Ocean Week, e poi all’UN Ocean Conference di Lisbona nel giugno 2022. Un appello accolto da un gran numero di enti di ricerca come WHOI, Mare, Geomar, che insieme hanno lanciato una coalizione per sostenere IPOS all’Ocean Pavilion alla COP27 Unfccc di Sharm el Sheikh. A dicembre è stato pubblicato su NPJ Ocean Sustainability lo studio sull’IPSO “An evolution towards scientific consensus for a sustainable ocean future”.

«L’Unione europea ha già integrato l’IPOs  nellasua Strategia Oceanica  e ha commissionato un importante studio sul panorama della conoscenza degli oceanispiega la sudafricana Tanya Brodie Rudolph dell’università di Stellenbosch che sta conducendo proprio questo studio – E’ una valutazione del territorio marino iniziata all’inizio del 2023, attingendo a 35 valutazioni ambientali globali incentrate sulla sostenibilità degli oceani e sull’Obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG 14)». La Brodie Rudolph deve presentare la sua relazione finale alla fine di maggio, che «Dovrà servire come base per la consultazione delle parti interessate e fornire informazioni e visione per IPOS». I primi risultati – presentati al simposio di  Bruxelles – «Mostrano la ridondanza di alcuni studi e la mancanza di interoperabilità dei dati tra i tanti attori della ricerca oceanica – rivelano al CNRS – E’ importante sottolineare che questi risultati mostrano che l’interfaccia scienza-politica deve essere migliorata per sostenere azioni concrete verso un oceano sostenibile e il raggiungimento dell’SDG 14».

Ma, grazie a simposi e workshop in Europa, Stati Uniti e Asia, dall’inizio dell’anno sono stati assemblati i mattoni per costruire insieme la struttura e la governance di IPOS. Quello di Barcellona, ​​​​del 23-24 marzo, è stato il primo incontro dedicato esclusivamente all’IPOS, incentrato sulle sfide della co-costruzione della conoscenza per la sostenibilità dell’oceano. Per  Joachim Claudet, direttore della ricerca e consigliere oceanico del CNRS. «E’ importante che la comunità scientifica si organizzi al meglio, perché non si tratta soprattutto di aggiungere una nuova struttura alla complessità esistente. L’IPOS non può e non deve sostituire le istituzioni o i panel esistenti, ma deve consentire alla comunità scientifica di essere meglio organizzata per rispondere alle questioni di sostenibilità sulle questioni oceaniche, che coinvolgono molte parti interessate.  Gli studi sui fenomeni marini in una parte del mondo non possono essere applicati a tutto il pianeta senza discernimento. Si deve essere in grado di applicare le raccomandazioni con una conoscenza granulare del contesto in cui si gioca il tema della sostenibilità, dell’ambiente e degli stakeholder, che vanno dal molto generale all’iperlocale». In questo contesto, Claudet ha fatto gli esempi dello sviluppo delle baie marittime o dell’estrazione mineraria in acque profonde.

Mentre i contorni della governance e delle modalità operative di IPOS continuano ad essere affinati, il simposio si è concluso con la firma di una dichiarazione congiunta  che invita le istituzioni scientifiche perseguano il loro impegno. Un nuovo evento dedicato all’IPOS dovrebbe essere organizzato durante la prossima Assemblea dell’Intergovernmental Oceanographic Commission of UNESCO (IOC) a giugno.