Da Olt 60mila euro per (ri)portare 1.350 piante sul Monte Pisano

Dopo l’incendio si lavora alla rinascita del territorio: firmata l’intesa con Regione Toscana e Comunità del bosco

[28 Dicembre 2020]

L’incendio divampato sui monti pisani nel 2018 hanno lasciato profonde cicatrici su quelle che prima erano verdeggianti colline, ma da allora il lavoro per rimarginarle non si è mai fermato e trova oggi un nuovo impulso grazie all’intesa firmata tra Regione Toscana, Olt offshore Lng Toscana e la onlus Comunità del bosco del Monte Pisano, che hanno deciso di unire le loro forze e collaborare per favorire il ripristino della vegetazione, prevenire il dissesto idrogeologico e accrescere l’attrattività turistica delle aree del Monte Pisano.

«Da un’esperienza drammatica, abbiamo capito come dove e quando intervenire e abbiamo lavorato insieme per un comune obiettivo – dichiara l’assessore all’Agricoltura Stefania Saccardi – Abbiamo sperimentato la legge regionale che ha istituito le Comunità di bosco che sostengono un bosco curato e presidiato come lo è stato per tanto tempo che diventa dunque anche una fonte di reddito preziosa, abbiamo coinvolto una società come Olt che sottolinea la sua presenza con interventi come questo, a vantaggio di tutta la comunità».

La società che gestisce il rigassificatore collocato al largo della costa labronica finanzierà un investimento da 60mila euro in tre anni; le attività, progettate e dirette dalla Comunità del Bosco, inizieranno entro fine dicembre 2020 mentre la Regione Toscana supervisionerà e monitorerà le azioni concordate.

«Questo progetto di riforestazione – precisa Maurizio Zangrandi, ad di Olt – oltre a contribuire al ripristino ambientale di un’area fortemente colpita, consentirà anche l’assorbimento di CO2 e di inquinanti».

Questo primo intervento che Comunità del bosco e Olt realizzeranno, unitamente a quelli già eseguiti sul Monte Serra da Regione Toscana, servirà per consolidare una metodologia di intervento volta a risanare le profonde devastazioni prodotte dagli eventi che da settembre 2018 a febbraio 2019 hanno polverizzato ben oltre 1.000 ha di bosco coperti interamente da vegetazione. La principale linea guida per la ricostruzione del soprasuolo è orientata verso lo sviluppo di latifoglie, caratterizzate da una loro maggiore resistenza al fuoco, rispettando i principi di naturalità e biodiversità peculiari del luogo. In base alle specie arboree, è ipotizzabile che le 1.350 piante che saranno ricollocate su Monte Grande contribuiranno a stoccare una quantità di CO2, calcolata con l’utilizzo di valori medi per piante a maturità, pari a oltre 5.300 t.

«Il progetto di ripristino di un’area percorsa dall’incendio del 2018 in località Monte Grande del Monte Pisano – sottolinea Maurizio Meucci, presidente della Comunità – è coerente con l’azione della nostra Comunità del bosco, nata nell’ottobre del 2019 dopo l’incendio che ha distrutto una vasta porzione di territorio del Monte Pisano per contrastare le crisi che il cambiamento climatico e una gestione non corretta e coerente del territorio, determina».