Consiglio ambiente dell’Ue: forte appoggio alla Nature restoration law. Anche dall’Italia

Lipu: «Primo passo importantissimo per salvare la biodiversità del nostro continente»

[22 Dicembre 2022]

Il 20 dicembre, al Consiglio Ambiente  europeo, i ministri dell’ambiente dei  Paesi Ue hanno tenuto un dibattito orientativo sulla proposta di regolamento della Nature restoration law  che  punta a contribuire al recupero degli habitat europei, l’80% dei quali è in cattive condizioni.

Il Consiglio spiega che «La proposta stabilisce specifici obiettivi e obblighi giuridicamente vincolanti per il ripristino della natura in ciascuno degli ecosistemi elencati, dalle foreste e terreni agricoli agli ecosistemi marini, d’acqua dolce e urbani. Le misure riguarderebbero almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell’Ue  entro il 2030 e tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino entro il 2050. Gli Stati membri dovrebbero mettere in atto misure di ripristino efficaci e basate sull’area per raggiungere l’ecosistema- obiettivi specifici e pianificare in anticipo sviluppando piani di ripristino nazionali, in stretta collaborazione con scienziati, parti interessate e pubblico. La proposta definirebbe anche indicatori di biodiversità per misurare i progressi. La presidenza ha preparato una nota informativa con domande per orientare il dibattito. Le domande affrontano le questioni dell’ambizione e del principio di non deterioramento».

I ministri hanno preso atto della relazione sullo stato dei lavori elaborata dalla presidenza e hanno discusso soprattutto di come raggiungere tutti gliobiettivi  proposti e del principio di non deterioramento.

Dal Consiglio Ue è emerso un forte sostegno alla  Nature restoration law  e a  favore si sono pronunciati, tra gli altri, i ministri di Italia, Belgio, Francia e Germania, riconoscendo l’importanza e la necessità del ripristino della natura per la sopravvivenza del nostro pianeta e il benessere delle nostre società. E’ sempre più evidente – mentre da noi si emenda la legge di bilancio per far cacciare nei Parchi – lo scollamento tra l’atteggiamento del governo in Europa e nei consessi internazionali e le proposte avanzate in Italia dai Partiti che lo sostengono e accolte dallo stesso governo.

La Lipu, che  proprio il 20 dicembre ha lanciato la sua campagna #wearenature a supporto della legge europea, preferisce vedere il lato positivo e commentando il sostegno giunto dalla maggioranza dei ministri dell’ambiente dell’Unione europea, alla Nature Restoration Law, lo ha definito «Un primo passo molto importante per l’approvazione della più ambiziosa legge naturalistica mai proposta in Europa».

Il direttore generale della Lipu-BirdLife Italia, Danilo Selvaggi,  ha sottolineato che «La Restoration Law è uno strumento di importanza capitale – dichiara  per rispondere al declino della biodiversità e agli stessi cambiamenti climatici, che hanno molto bisogno di soluzioni a base di natura. Per questo il passaggio di ieri a Bruxelles, il primo che vedeva pronunciarsi i ministri dell’Ambiente, assume un rilievo notevole. E’ la dimostrazione che tra le massime istituzioni europee sta crescendo la consapevolezza della centralità della natura e del suo beneficio anche per le società umane, in termini di lotta alle inondazioni, alla siccità, agli incendi, al dissesto idrogeologico eccetera. Il percorso della Restoration Law è appena iniziato e andrà avanti almeno fino alla prossima estate. Gli ostacoli non saranno pochi, specie a causa di quei paesi e quelle categorie sociali che continuano a voler dare priorità alle vecchie politiche e ai vecchi privilegi, piuttosto che alle soluzioni che la natura sa offrire. Per questo sarà importantissimo l’impegno collettivo a sostegno della Restoration Law, per la quale la Lipu ha appena lanciato la campagna #wearenature. E’ un’occasione che davvero non possiamo perdere».

Il Consiglio Ambiente non ha discusso solo di Restoration Law: tra le varie questioni la presidenza ha informato i ministri sullo stato di avanzamento dei lavori in seno al Consiglio sulle proposte sui gas fluorurati, sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, sulle emissioni industriali e sulle spedizioni di rifiuti.

La Commissione europea ha presentato il pacchetto inquinamento zero che comprende proposte di revisione della legislazione sulla qualità dell’aria, sulle sostanze prioritarie nelle acque superficiali e sotterranee e sul trattamento delle acque reflue urbane.

Inoltre, la Commissione Ue ha presentato il pacchetto sull’economia circolare che comprende proposte per rivedere la legislazione sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio e una proposta per una nuova legislazione sulla certificazione della rimozione del carbonio, nonché un quadro politico per la plastica a base biologica, biodegradabile e compostabile.

La presidenza del Consiglio  e la Commissione Ue hanno aggiornato i ministri sui risultati delle Conferenze delle parti sul clima e sulla diversitò biologica.

La Commissione Ue ha informato i ministri sull’attuazione della strategia sulla biodiversità e la presidenza ha informato i ministri in merito a un seminario sull’inquinamento luminoso.

I Paesi Bassi  hanno fornito informazioni sulla preparazione dell’ Unita Nations water  e La Svezia ha presentato il programma di lavoro sull’ambiente come presidenza entrante di turno del Consiglio europeo.