Come se niente fosse… Previsti nuovi abbattimenti per i pini storici di Marina di Campo

Legambiente a Comune e Soprintendenza: «Integrare e non disintegrare i pini»

[30 Ottobre 2015]

Come se niente fosse a Marina di Campo si continua e si continuerà a tagliare alberi; sembra infatti che un progetto, in gara in questi giorni, per il rifacimento di via per Portoferraio, preveda il taglio di tutti i pini che accolgono i visitatori all’ingresso del paese. Si tratta di almeno sei piante perfettamente sane e diritte vecchie almeno di sessanta anni.

Sembra incredibile che, invece di integrare queste piante maestose nei vari progetti si pensi, con una superficialità disarmante, sempre e soltanto a tagliarle. Non è passato nemmeno un mese dall’abbattimento  di tre pini assolutamente sani in via Pietri, sempre a Marina di Campo, solo perché rendevano difficoltoso l’ingresso ad un garage dove adesso può finalmente sostare l’auto del proprietario!

Quello però che lascia più perplessi è il fatto che l’intera Elba sia soggetta ad una legge di vincolo paesaggistico che è anche ambientale che dovrebbe tenere conto anche e soprattutto del fatto che i pini sono diventati un elemento paesaggistico caratteristico del territorio di Marina di Campo, che si integra con la sua architettura e mitiga le troppe brutture del costruito. Bisognerebbe salvaguardare questa peculiarità e non approvare progetti che prevedano il taglio degli alberi.

Se questo è il risultato del vincolo paesaggistico, viene spontaneo chiedersi se la soprintendenza ai beni culturali ambientali abbia approvato tutto questo o se si tratti di un nuovo clamoroso caso di silenzio assenso, come per le antenne della telefonia mobile sulla costa dei Salandri.

Nonostante il loro evidente valore paesaggistico e culturale, i maestosi pini di Marina di Campo non sono stati mai praticamente curati e gestiti e quindi, soffocati dal cemento e dall’asfalto di interventi scriteriati,   hanno finito per “sollevare in molti punti il manto stradale”, come spesso si sente dire per giustificarne l’abbattimento. Tutto questo ignorando l’evidenza che nei posti, però, in cui sono stati trattati correttamente, vedi via Marconi a Marina di campo, con intorno un metro circa di terra, non hanno causato alcun problema.

Dopo la strage di alberi (8 piante!!!) portata a compimento qualche anno fa per realizzare la nuova e surreale Piazza del Municipio a Marina di Campo per far posto ad un’imbarazzante distesa di lastre di granito in stile nordcoreano pensavamo di avere toccato il fondo, non immaginando che stavolta al posto di alberi maestosi vedremo i “pali dell’illuminazione pubblica a led per migliorare il risparmio energetico”!

Legambiente è favorevolissima al risparmio energetico, ma sa anche bene che comincia dal rispetto degli alberi e del vivente, primo atto per la salvaguardia della natura e quindi anche per un ambiente resiliente, che integri e non sia sostituito dalle tecnologie. Non si può fare green economy abbattendo alberi maestosi, non si può credere di essere resilienti e progressisti “sistemando” l’ambiente urbano a colpi di motosega.

Chiediamo a Comune, Soprintendenza e a tutti gli enti interessati di rivedere questa decisione, di capire (e su questo le buone pratiche sono molte e più che note) come limitare i disagi causati dai pini con nuove pavimentazioni dei marciapiedi che consentano loro di “respirare” e di integrare (non di disintegrare) gli alberi  nei pur necessari progetti di viabilità, accessibilità e decoro urbano.

Intanto, invitiamo il Sindaco di Campo nell’Elba e la sua Giunta a fare la Festa dell’Albero, a piantare un albero per ogni nuovo nato, così come prevede la nuova legge e così come sarebbe bello fare, perché i bimbi e i ragazzi campesi crescano insieme agli alberi e non vedendo solo abbattere alberi che hanno quanto e più dei loro nonni.