Come mitigare l’impatto della luce artificiale sugli insetti

I risultati di un nuovo studio con importanti implicazioni sulla conservazione di insetti essenziali e in via di estinzione

[19 Aprile 2021]

La luce artificiale notturna (ALAN) è un fattore importante nel declino globale degli insetti e lo studio “Reducing the blue spectrum of artificial light at night minimises insect attraction in a tropical lowland forest”, pubblicato recentemente su Insect Conservation and Diversity  da un team di ricercatori statunitensi e peruviani guidati dallo Smithsonian Conservation Biology Institute (SCBI),  ha scoperto che «L’uso di filtri color ambra per rimuovere gli spettri di luce blu dalle lampade LED (diodi emettitori di luce) “bianco caldo” riduce drasticamente attrazione degli insetti per l’illuminazione notturna in una foresta tropicale».  Si tratta del primo studio che convalida le previsioni su come il colore di una lampada influisce sull’attrazione degli insetti e fornisce consigli chiari per mitigare gli impatti negativi dell’ALAN sulla fauna selvatica negli ecosistemi della foresta pluviale.

La principale autrice dello studio, Jessica Deichmann dello SCB e della Working Land and Seascapes Initiative dello Smithsonian Conservation Commons, sottolinea:­ «Anche se molte persone non amano necessariamente gli “insetti”, la loro importanza nella nostra vita quotidiana è indiscutibile. I servizi ecosistemici essenziali che forniscono sono messi in pericolo dall’illuminazione notturna. Non dovremmo abbandonare l’uso delle luci a LED: la loro efficienza energetica non è seconda a nessuno. La nostra ricerca presenta un’alternativa, soprattutto per gli ambienti esterni. Se le persone in tutto il mondo fanno piccoli passi nelle nostre case, nei quartieri e nelle proprietà commerciali, possiamo ridurre gli impatti negativi dell’illuminazione a LED sostenibile sulla fauna selvatica».

Allo SCBI ricordano che «Gli insetti svolgono un ruolo inestimabile come impollinatori di piante alimentari, regolatori di altri insetti nocivi, decompositori di rifiuti e fonti di cibo per altri animali, come gli uccelli». Gli insetti possono essere direttamente colpiti dalle luci e morire per collisioni con lampade calde, esaurimento o aumento della predazione a causa dell’attrazione dei predatori e/o maggiore visibilità. A causa dall’illuminazione artificiale gli insetti possom no essere anche disorientati o diventare inattivi, fattori che possono portarli a non riprodursi e, di conseguenza, innescare una riduzione del flusso genico nella popolazione.

Oltre a utilizzare filtri per i LED che rimuovono la luce blu e appaiono di colore più arancione/ambra, altri modi per aiutare gli insetti comprendono l’utilizzo di dispositivi di taglio, attivatori di movimento e dimmer per garantire che la luce venga utilizzata solo quando e dove è necessaria.

Lo studio è stato condotto nella foresta pluviale di pianura nel nord del Perù. all’interno di una concessione per estrarre petrolio e gas gestita attualmente da GeoPark Perù. Per valutare il numero e la composizione degli insetti attratti dalle lampade durante due diversi periodi di tempo durante la notte, gli scienziati hanno posizionato in 12 siti diversi delle trappole luminose con 3 diverse lampade a LED con diversi spettri e un sito di controllo (nessuna luce). Hanno così identificato tra gli oltre 15.000 insetti catturati in tutti i campioni 763 morfospecie uniche, appartenenti a 18 ordini diversi e dicono che «Nel complesso, sono state catturate molte più morfospecie nelle trappole a luce LED bianca rispetto alle trappole con filtro giallo o ambra o nel controllo. Allo stesso modo, sono stati catturati molti più singoli insetti nelle trappole LED bianche. Utilizzando LED filtrati in ambra, il numero di morfospecie attratte dalla luce si è ridotto del 34% e i singoli insetti si sono ridotti di quasi il 60% rispetto alle lampade a LED bianche con contenuto di luce blu ridotto. Inoltre, tra le famiglie di insetti catturati noti per contenere importanti vettori di agenti patogeni, batteri o parassiti, il 45% di tutti gli individui è stato catturato con lampade bianche, il 41% con lampade gialle e solo il 13% è stato trovato in trappole con lampade color ambra».

Il team di ricercatori è convinto che «Questi risultati forniscono informazioni essenziali, tangibili e utilizzabili su come ridurre al minimo l’ALAN, una conseguenza inevitabile di molti tipi di sviluppo e urbanizzazione delle infrastrutture».

Lo studio presenta anche delle raccomandazioni gestionali specifiche per i nuovi progetti infrastrutturali nelle foreste tropicali che possono essere applicati anche alle aree residenziali urbane e rurali.