Come funziona l’apparato gastrovascolare della medusa Rhizostoma pulmo
Nuovi approfondimenti importanti per comprendere la fisiologia dell'alimentazione delle meduse e il loro ruolo nelle reti trofiche
[9 Agosto 2022]
Un team internazionale di ricercatori internazionale (Italia, Francia, Slovenia e Spagna), guidato dal Dipartimento di scienze della vita dell’università di Trieste (UniTs), in stretta collaborazione con Elettra-Sincrotrone Trieste, ha appena pubblicato su PLOS ONE lo studio “A novel endocast technique providing a 3D quantitative analysis of the gastrovascular system in Rhizostoma pulmo: an unexpected through-gut in Cnidaria” che presenta) i risultati delle ricerche realizzate su campioni della medusa Rhizostoma pulmo, che «Ha fornito una nuova e dettagliata descrizione del sistema gastrovascolare utilizzando un protocollo completamente innovativo che combina endocast in resina (figura, a sinistra) e microtomografia computerizzata a raggi X (µCT)».
All’UniTs spiegano che «La microtomografia computerizzata a raggi X (microCT) è stata utilizzata per eseguire la scansione dell’endocast, evidenziando un approccio promettente nel campo dell’imaging delle strutture interne dei tessuti molli. Il set di dati 3D ha permesso di visualizzare direttamente le caratteristiche anatomiche gastrovascolari del campione e di descrivere in modo quantitativo il suo sistema gastrovascolare».
L’intero endocast è stato scannerizzato utilizzando la stazione micro-CT FAITH presso il laboratorio di sincrotrone Elettra e Lucia Mancini e Marco Voltolini, ricercatori di Elettra, sottolineano che «La struttura interna di un’intera medusa è stata visualizzata in 3D e completamente caratterizzata per la prima volta consentendo di visualizzare il loro schema volumetrico, e questo apre nuove opportunità per una migliore comprensione della biologia dell’alimentazione di meduse». Inoltre, poiché le immagini sono dati digitali, chiunque può accedervi e utilizzarle nella propria ricerca.
I due principali autori dello studio, Massimo Avian, del Dipartimento scienze della vita dell’UniTs e Gregorio Motta, dottorando all’UniTs e della Stazione Zoologica Anton Dohrn, evidenziano che «Questo è un importante aggiornamento nello studio delle meduse, in quanto, sino ad oggi, tutti gli studi riguardanti i sistemi gastrovascolari delle meduse sono basati su iniezioni di coloranti, di difficile osservazione causa lo spessore e l’opacità della mesoglea, risultanti in descrizioni sommarie sulla complessità tridimensionale di questi apparati. Questo studio ha anche gettato nuova luce sullo sviluppo e sull’evoluzione dell’intestino. Le meduse sono comunemente descritte per possedere un’unica bocca o poro orale dedicato sia all’ingestione del cibo che all’escrezione. In R. pulmo i canali presentavano una struttura a doppio emi-canale con una completa separazione fisica delle correnti in entrata/uscita, con una conseguente differenziazione della funzione (ingestione/egestione) delle aperture sulle braccia orali, somigliando così a una sorta di apparato digestivo analogo a quello comune nei bilateri».
All’UniTs concludono: «La comprensione del sistema gastrovascolare e del suo schema circolatorio sono molto importanti per comprendere la fisiologia dell’alimentazione delle meduse e il loro ruolo nelle reti trofiche, ancor più in questi giorni in cui le fioriture delle meduse sono sempre più frequenti in tutto il mondo».