Cinque Grifoni in volo sulla Montagna Pistoiese

L’avvistamento avvenuto nell'ambito del progetto di monitoraggio della fauna

[10 Giugno 2015]

Alle ore 10.30 di Venerdì 5 giugno cinque Grifoni hanno sorvolato per una decina di minuti l’alta Valle del Sestaione, provenienti da ovest e diretti verso nord est e il Centro RDP Padule di Fucecchio fa notare che «L’osservazione di questa specie nel territorio pistoiese non ha precedenti ed in Toscana sono pochissime le segnalazioni recenti, quasi sempre riferite a soggetti isolati».
Il Grifone che ha un’apertura alare supera i due metri e mezzo, in Italia nidifica in Sardegna (ultima popolazione naturale) ed è stato recentemente reintrodotto in Abruzzo, Basilicata, Sicilia e Friuli; la specie è in declino in tutta Europa, tranne che in Spagna.
Nidifica in colonie su pareti rocciose in massicci montuosi ricchi di animali al pascolo, sia selvatici che domestici, delle cui carcasse si nutre. Le colonie sono costituite da animali sedentari, ma i giovani possono abbandonare i siti di nascita ed effettuare spostamenti di dispersione per migliaia di chilometri.
Ad avvistare i 5 splendidi avvoltoi dal Crinale di Campolinsono stati due ricercatori pistoiesi, Alessio Bartolini (sue le foto che pubblichiamo) e Tommaso Beneforti, impegnati in attività di rilievi ornitologici sul crinale di Campolino, nell’ambito del progetto “Monitoraggio dell’avifauna nidificante, dei chirotteri e del Lupo nella Provincia di Pistoia”. Un progetto partito nel 2014 con l’obiettivo di ampliare ed aggiornare le conoscenze su tre importanti gruppi animali accomunati dal fatto di essere sensibili “indicatori biologici” dello stato dell’ambiente.
Probabilmente gli esemplari avvistati sulla Montagna pistoiese sono proprio giovani in dispersione: «Gli uccelli – spiegano i ricercatori – sono stati infatti a lungo osservati e fotografati e risulta trattarsi prevalentemente di giovani. Gli avvoltoi sono molto longevi, ma impiegano 5 anni per raggiungere il piumaggio degli adulti e con esso la maturità sessuale (per la maturità sociale e quindi la riproduzione possono passare ancora 2-3 anni), per questo i fattori antropici di mortalità, come le esche avvelenate e i casi di abbattimento, hanno un’incidenza negativa molto forte sullo stato di conservazione di questi uccelli».