Cile: multa da 8,2 milioni di dollari a BHP Billiton che gestisce la più grande miniera di rame del mondo

La Minera Escondida ha emunto troppo le falde sotterranee che alimentano ecosistemi vulnerabili

[11 Marzo 2022]

La Superintendencia del Medio Ambiente (SMA) del Cile ha inflitto alla Minera Escondida Ltda  (MEL) una multa di oltre 6,6 miliardi di pesos (circa 8,2 milioni di dollari), per aver per  aver causato danni ambientali all’ecosistema di Las Vegas de Tilopozo, a 50 chilometri a sud-est del Salar de Atacama, il più grande giacimento di sale nel mondo.

La SMA ha accertato l’impatto delle attività minerarie sulle acque sotterranee che sostengono l’ecosistema a Las Vegas de Tilopozo, «Con un’influenza significativa che configura il danno ambientale».

La MEL e detenuta in maggioranza dal colosso minerario australiano BHP Billiton che spiega: «Minera Escondida Ltda. gestisce la miniera con la più grande produzione di rame al mondo. Il sito produttivo si trova nella II Región, 170 km a sud est della città di Antofagasta e a un’altitudine di 3.100 metri. L’azienda produce concentrato di rame attraverso il processo di flottazione del minerale di solfuro e catodi di rame attraverso i processi di lisciviazione del minerale ossidato e biolisciviazione di solfuro di bassa qualità. La miniera è stata inaugurata nel 1991, con la capacità di produrre inizialmente una media di 35.000 tonnellate di minerale al giorno. L’investimento totale nella costruzione della miniera, delle attrezzature, degli impianti, delle condutture e di altre strutture è stato originariamente di 836 milioni di dollari. Nel settembre 2002, dopo un investimento di 1.000 milioni di dollari, è stata completata la costruzione dell’espansione di Fase 4, destinata ad aumentare la capacità totale del processo a 230.000 t/giorno di minerale, nel concentratore di Los Colorados e nel nuovo concentratore di Laguna Seca. Nell’ottobre 2005 è entrata in funzione il rajo Escondida Norte e nel giugno 2006 è entrato in produzione il progetto di biolisciviazione del solfuro, che in 6 mesi di attività ha prodotto 36.000 tonnellate di catodi. Questo progetto includeva anche un impianto di desalinizzazione dell’acqua di mare e relativo sistema di pompaggio con una condotta che collega l’impianto situato a Puerto Coloso con gli impianti minerari; un’area di estrazione di pila e solventi e l’área de electro-obtención,, che costituisce la navata 2 dell’attuale Planta de Óxidos. Nell’aprile 2016 è stato inaugurato il progetto “Organic Growth Project 1” (OGP 1), un impianto di trattamento che genera 152.000 tonnellate di minerale al giorno (tpd). Il progetto ha richiesto un investimento di 4,2 miliardi di dollari. Inoltre, è iniziata la costruzione di una nuova pila di lisciviazione dinamica e di un sistema di nastri trasportatori di minerale:  Oxide Leach Area Project (OLAP). La nuova pila manterrà la capacità di lisciviazione dell’ossido ai livelli attuali, dopo l’esaurimento della pila esistente nel 2014. E’ stata commissionata  nel 2015. La produzione di rame di Minera Escondida nel 2015 è stata di 1.152.510 tonnellate, composta da 826.220 tonnellate di rame contenuto in concentrati e 326.290 tonnellate di catodi di rame».

Ma tutto questo, fatto passare per un intervento “sostenibile”, ha in realtà  ridotto la falda freatica di oltre a 25 centimetri nel “Settore Tilopozo”, rispetto al massimo accettabile e sopportabile dagli ecosistemi fissato nel 2005 .

Secondo il soprintendente del Medio Ambiente cileno, Cristóbal De La Maza, «La Comunidad Indígena de Peine, è stata significativamente danneggiata  dall’utilizzo eccessivo da parte dell’impresa della risorsa idrica che alimenta Las Vegas de Tilopozo, utilizzata dalla comunità come supporto economico per usi tradizionali».

La SMA ha sottolineato che «Tale sanzione, trae origine da una denuncia depositata in data 20 aprile 2018 dal Departamento de Conservación y Protección de Recursos Hídricos de la Dirección General de Aguas (DGA), nella quale è stato segnalato il mancato rispetto del Plan de Alerta Temprana (PAT) della falda acquifera Monturaqui – Negrillar – Tilopozo, situata a 78 km a est di Mina Escondida ea circa 50 km. a sud-est del Salar de Atacama».

Nella sua denuncia, la DGA faceva riferimento alla diminuzione dei livelli delle acque sotterranee e denunciava che «L’impresa non ha apportato i relativi adeguamenti  secondo quanto previsto da una delibera che ha approvato il PAT per la falda acquifera nella regione di Antofagasta». Un’infrazione classificata come “gravissima”  dopo l’analisi di tutti i precedenti e le ispezioni ambientali effettuate dalla SMA nell’aprile 2019, comprese le misurazioni della profondità delle acque sotterranee nei pozzi di controllo della falda acquifera e i dati storici di monitoraggio che sono stati presentati dalla MEL.

Come misura per mitigare l’impatto sulle risorse idriche e sulla vegetazione, la compagnia mineraria si era impegnata nella sua Resolución de Calificación Ambiental (RCA)  a limitare i tempi di pompaggio, ma la Superintendencia del Medio Ambiente j ha  confermato che  «Questa ed altre misure complementari che avrebbero dovuto essere applicate in caso di diminuzione superiore al livello massimo accettabile della falda, non sono state attivate».

La SMA spiega che «L’indagine che ha portato alla sanzione nei confronti di Minera Escondida Ltda. (MEL), è il risultato del Programa Intensivo de Vigilancia  che la SMA sta sviluppando nel Salar de Atacama e che ha un efficace coordinamento con altri enti statali comei: Servicio de Evaluación Ambiental (SEA), Dirección General de Aguas (DGA) y la Corporación Nacional Forestal (CONAF). Inoltre, è previsto il monitoraggio continuo e in linea della componente idrica in centinaia di punti per l’estrazione di acqua e salamoia e il monitoraggio a distanza dello stato dei sistemi vegetazionali altoandini con l’utilizzo di immagini satellitari. Questo come parte della Estrategia de Inteligencia Ambiental che la SMA sta sviluppando. Il Salar de Atacama ha una superficie di 17.000 km2, essendo il più grande salar a livello nazionale e corrisponde ad un ecosistema di alto valore ambientale. E’ un territorio di elevato interesse ecologico, turistico ed economico, di particolare importanza per la biodiversità del Paese».

La SMA ricorda che «Il bacino ha diverse aree sotto tutela ufficiale, comprese le falde acquifere dichiarate aree vietate per nuovi sfruttamenti; falde acquifere che alimentano pianure fertili e zone umide; zone umide di importanza internazionale (siti RAMSAR), con particolare attenzione all’habitat degli uccelli acquatici; la Reserva Nacional “Los Flamencos”, l’Área de Desarrollo Indígena “Atacama La Grande” e la Zona de Interés Turístico “Área de San Pedro de Atacama – Cuenca Geotérmica El Tatio” Nello stesso bacino sono presenti diverse attività produttive che esercitano pressioni sull’ecosistema, le più rilevanti sono quelle legate alla categoria e alle attività di estrazione di metalli e non, che sono regolate da strumenti di gestione ambientale vigilati dalla Superintendencia del Medio Ambiente (SMA).Questo spazio territoriale è condiviso anche da diverse comunità e associazioni indigene che strutturano i loro sistemi di vita attorno al salar. Oltre a Escondida, ci sono altre 3 società minerarie – Zaldívar (CMZ), Albemarle (ALB) e Soquimich (SQM) – le cui attività potrebbero influenzare direttamente gli ecosistemi e le comunità. Ad oggi, sono state presentate accuse contro tutte loro».