Catture dei cinghiali nel Parco nazionale Arcipelago toscano, condannato imprenditore

Ha patteggiato per truffa ai danni di Ente pubblico, frode e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura

[4 Gennaio 2022]

Grazie al patteggiamento richiesto dalle parti, con sentenza del Tribunale di Livorno del 9 dicembre 2021, il titolare dell’azienda agricola fiorentina che aveva stipulato un contratto con l’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano per la cattura di cinghiali e mufloni mediante trappole dislocate sul territorio dell’Isola d’Elba nel periodo febbraio-aprile 2018, è stato condannato a un anno di reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale della pena, e a pagare duemila euro di multa, per i reati di truffa ai danni di un Ente pubblico, frode nelle pubbliche forniture e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura.

Il presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, ha commentato: «Ancora una volta ringrazio il Reparto Carabinieri Parco per l’ottimo lavoro investigativo svolto che, in questo specifico caso, ha consentito di accertare e rinviare a giudizio chi aveva truffato l’Ente Parco. A distanza di tre anni e mezzo circa la giustizia ha fatto il suo corso e il colpevole è stato condannato».