Casa mangiano i leopardi nebulosi, gli unici discendenti delle tigri dei denti a sciabola
L’importanza del serow per i leopardi nebulosi e le tigri del sud-est asiatico. Le tigri mangiano anche gli orsi
[2 Agosto 2022]
I leopardi nebulosi (Neofelis nebulosa) sono il più piccolo dei grandi felini (Pantherinae), ma hanno morfologie del cranio e dei denti che li distinguono da tutti i felini esistenti: i loro canini sono – in relazione alla corporatura – i più lunghi tra i grandi felini e lo stesso vale per la massima apertura della bocca e altre morfologie dentali, mascellari e craniche che si avvicinano a quelle delle estinte tigri dai denti a sciabola.. Questi adattamenti unici sono probabilmente correlati a importanti differenze nel comportamento di predazione/uccisione rispetto agli altri felini moderni: mentre la maggior parte dei grandi felini soffoca le grandi prede con un morso alla gola, le prove disponibili indicano che i leopardi nebulosi possono uccidere grandi prede con un potente morso sulla nuca.
Nonostante ci siano stati numerosi studi sul leopardo nebuloso, nessuno finora aveva determinato la loro dieta, soprattutto perché i leopardi nebulosi in genere non defecano lungo le piste per contrassegnare il loro territorio, che è un comportamento comune nella maggior parte delle altre specie feline, quindi i loro escrementi vengono raramente rintracciati. Tuttavia, la maggior parte delle osservazioni sul comportamento predatorio dei leopardi nebulosi sembra suggerire che predano principalmente primati e piccoli ungulati come il muntjac (Muntiacus spp.).
Erano quindi necessarie informazioni più dettagliate sulle diete del leopardo nebuloso, in particolare per determinare quale siano le loro prede preferite, cosa che potrebbe aiutare gli sforzi di conservazione della specie, dato che l’esaurimento delle prede è una grave minaccia per il leoperdo nebuloso e per altri grandi felini. E’ quel che ha fatto lo studio “Diet and prey selection of clouded leopards and tigers in Laos”.pubblicato su Ecology and Evolution da un team di ricercatori laotiani, britannici e statunitensi guidato da Akchousanh Rasphone del Lao PDR Program della Wildlife Conservation Society e della Wildlife Conservation Research Unit dell’università di Oxford (WildCRU), che si è occupato anche della dieta del più grande dei grandi felini: la Tigre (Panthera tigris)
La dieta e la selezione delle prede delle tigri è stata determinata da diversi siti nel subcontinente indiano e nell’estremo oriente russo e da una revisione degli studi realizzati principalmente in quelle regioni e lo studio ha dimostrato che «Le tigri predano maggiormente il cinghiale (Sus scrofa) e il sambar (Rusa unicolor)». Ma le abitudini alimentari delle tigri nel sud-est asiatico sono quasi sconosciute.
Al WildCRU spiegano che «Gli studi dietetici sulla tigre indocinese sono stati condotti solo nel complesso dell’area protetta di Thung Yai-Huai Kha Khaeng (TY-HKK) nella Thailandia occidentale, dove è stato scoperto che le tigri consumano ungulati piccoli e grandi. Tuttavia, la selezione delle prede delle tigri non è stata determinata, quindi non era noto quali prede fossero più importanti per la tigre. Sono necessarie ulteriori informazioni sulle diete delle tigri dal sud-est asiatico per aiutare gli sforzi di conservazione lì, dato che il numero di prede limita le dimensioni della popolazione di tigri e l’esaurimento delle prede è una grave minaccia per la tigre. Ottenere dati dietetici da foreste sempreverdi chiuse è particolarmente importante perché, contrariamente alla maggior parte delle altre aree, i grandi ungulati potrebbero non essere la preda principale delle tigri in questo tipo di habitat».
La principale autrice dello studio, la laotiana Akchousanh Rasphone, e Jan Kamler , un altro ricercatore WildCRU, nel 2018 hanno condotto uno studio nell’area protetta di Nam Et-Phou Louey (NEPL) nel nord del Laos per determinare la dieta e la selezione delle prede dei leopardi nebulosi e tigri. Durante escursioni sul campo sono state raccolte le feci dei felini per installare foto-trappole e l’analisi del DNA ha confermato che 14 escrementi provenivano da leopardi nebulosi e 21 da tigri. Il contenuto degli escrementi è stato analizzato in laboratorio e sono state identificate le prede dei due felini e confrontate con i risultati di un precedente censimento con raccolta di feci.
«I risultati – spiegano ancora i ricercatori – sono stati convertiti in biomassa consumata e confrontati con le densità delle prede (determinate dalle indagini sull’occupazione) per determinare la selezione delle prede per ciascuna specie».
Ne è venuto fuori che la preda principale del leopardo nebuloso è il cinghiale (33% della biomassa consumata), seguito dal tasso naso di porco (Arctonyx collaris – 28%), piccoli roditori (15%) e dal serow o capricorno di Sumatra (Capricornis sumatraensis – 13%)».
I ricercatori del WildCRU evidenziano che «Rispetto alla disponibilità, il serow è stato selezionato positivamente dai leopardi nebulosi, mentre tutte le altre specie di ungulati sono state consumate in proporzione alla disponibilità o evitate. Nel complesso, i nostri risultati hanno indicato che i leopardi nebulosi sono predatori generalisti con un ampio spettro di prede. Tuttavia, il risultato più inaspettato è stato che gli ungulati di taglia media (50-150 kg) costituivano quasi la metà della loro dieta ed erano le loro prede preferite. I nostri risultati supportano l’ipotesi che la grande apertura mascellare e i canini allungati dei leopardi nebulosi siano adattamenti per uccidere grandi prede».
Per le tigri sud-est asiatico, la preda principale si è confermata il cinghiale (44%), seguito dal serow (18%), poi dal sambar (12%) e, abbastanza sorprendentemente, dall’orso dal collare o tibetano (Ursus thibetanus – 10%). Lo studio conferma per la tigre quanto emerso per il leopardo nebuloso: «Rispetto alla disponibilità, il serow è stato selezionato positivamente dalle tigri, mentre tutte le altre specie di ungulati sono state consumate in proporzione alla disponibilità o evitate. Questo è il primo studio dietetico sulle tigri a dimostrare che i serow sono la loro preda preferita e che gli orsi neri sembrano essere prede importanti nelle foreste sempreverdi chiuse».
Dato che il serow è l’ungulato preferito sia dai leopardi nebulosi che dalle tigri, questa specie preda è probabilmente importante per la conservazione di entrambi i felini, almeno in alcune aree del sud-est asiatico.
I ricercatori concludono: «Nelle aree protette contenenti foreste sempreverdi collinari dove si trovano leopardi nebulosi o tigri, raccomandiamo ai gestori dei parchi di monitorare le popolazioni di serow per garantire che entrambi i grandi felini abbiano una popolazione adeguata delle loro prede preferite. Il serow continentale è classificato come “vulnerabile” dall’Iucn perché le sue popolazioni sono frammentate e in rapido declino a causa del bracconaggio e della perdita di habitat. Pertanto, potrebbero essere necessarie reintroduzioni o rilasci supplementari di serow nelle aree in cui le popolazioni di serow sono state decimate dal bracconaggio, perché la scarsità di prede preferite può ostacolare il recupero di leopardi nebulosi e tigri».