Cacciatori siciliani uccidono 5 istrici con dei bastoni appuntiti

I bracconieri all’opera nella riserva naturale regionale “Monte Carcaci”

[23 Febbraio 2021]

I carabinieri hanno denunciato tre cacciatori di Gela per porto abusivo di armi, uccisione di animali e caccia con tecniche vietate. I tre cacciatori sono stati infatti beccati durante un servizio di controllo del territorio nella riserva naturale regionale “Monte Carcaci”, tra  i comuni di Prizzi e di Castronovo di Sicilia (PA), mentre avevano appena ucciso 5 istrici (Hystrix cristata) adulti di circa 25 chili ciascuno.

In una nota i carabinieri spiegano di aver accertato «L’uccisione degli animali tramite bastoni appuntiti, strumenti non contemplati dalla normativa sull’attività venatoria, nonché la mancanza della prevista abilitazione, hanno fatto scattare la denuncia per i tre, che hanno, tra l’altro, cacciato al di fuori del periodo prestabilito».

Come se non bastasse, la caccia all’istrice è vietata e i bracconaggi hanno compiuto questo ennesimo crimine a stagione venatoria chiusa e in un’area protetta. Inoltre, uno dei denunciati è stato trovato in possesso di un coltello vietato che è stato sequestrato dai carabinieri insieme ai bastoni appuntiti usati evidentemente come lance per infilzare gli istrici e non essere sentiti.

I carabinieri sottolineano che «Per i denunciati si profila il rischio dell’irrogazione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dai Comuni di Prizzi e Castronovo di Sicilia».

Le carcasse dei poveri animali sono state consegnate al servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo per lo smaltimento e distruzione.

Si annunciano iniziative legali da parte delle associazioni ambientaliste che da tempo denunciano un aumento del bracconaggio dentro e fuori le aree protette siciliane, con conseguenze anche per altri animali protetti come i rapaci.