Buone notizie: nell’Area marina protetta di Miramare ricompaiono le pinne nobilis

L’Amp: «Finché c’è pinna c’è speranza!». Altre segnalazioni nel Golfo di Trieste

[7 Settembre 2021]

A partire dal 2016, le popolazioni di nacchera (Pinna nobilis), il più grande bivalve del Mediterraneo, hanno subito gravi ed estese morie causate da Haplosporidium pinnae, un microorganismo parassita che colonizza l’apparato dirigente, attacca la ghiandola digestiva e interferire sui processi vitali delle nacchere, fino a provocarne il decesso. Come hanno spiegato diversi studi, le origini di questo parassita sono sconosciute, ma si tratta molto probabilmente di una specie recentemente introdotta nel Mediterraneo e che ha continuato a diffondersi e a sterminare le Pinne nobilis.

Ma finalmente dall’Areamarina protetta arriva una buona notizia, «L’avvistamento più bello e incoraggiante che ci abbia regalato il 2021: né branchi di delfini, grossi squali o meduse rare ma… le prime baby pinne».

L’AMP gestita dal Wwf ha infatti annunciato che «Dopo l’epidemia che ha colpito Pinna nobilis a fine del 2019, decimandone le popolazioni in tutto il Golfo di Trieste, oggi alcuni piccoli esemplari del più grande bivalve del Mediterraneo,  nonché specie endemica del Mare nostrum inserita nella Iucn Red List of Threatened Species quale specie a rischio di estinzione, sono stati rinvenuti dai nostri ricercatori impegnati negli abituali monitoraggi delle colture a mare dell’alga Gongolaria barbata del progetto ROCPopLife. A giudicare dalla dimensione, gli esemplari potrebbero avere qualche settimana e questo fa ben sperare nella presenza di altri giovanili lungo la costiera triestina».

E puntualmente, appena pubblicate le foto delle minuscole Pinne nobilis sulla pagina Facebook di Miramare, le segnalazioni di altre baby nacchere sono arrivate da Lignano davanti all’isola Marinetta e anche dalla zona portuale di Trieste, Molo Fratelli Bandiera, dove finalmente si iniziano a vedere centinaia di giovani pinne».

All’area marina protetta di Miramare evidenziano che «Si tratta di un ottimo punto di partenza per il progetto LIFE PINNA del programm Life, di cui i nostri colleghi di Shoreline sono partner, e che vedrà il suo avvio a breve con una serie di azioni di restoration che coinvolgeranno anche l’AMP Miramare». E a Shoreline confermano: «Un nuovo progetto LIFE è alle porte e quale miglior modo per cominciare se non rinvenire due giovanissimi esemplari di Pinna nobilis nei pressi delle mitilicolture che abbiamo in concessione lungo la costiera triestina?  Il ritrovamento è stato effettuato durante uno dei consueti monitoraggi per Area Marina Protetta Miramare nell’ambito di ROCPopLife , un altro progetto in cui siamo impegnati. A breve, invece, inizieranno i lavori del nuovo LIFE PINNA e, a giudicare delle premesse, sembra essere molto promettente!»

L’AMP conclude: «I baby esemplari, che avevano attecchito sui lanternet su cui stanno crescendo le piccole alghe che andranno a riforestare Miramare, sono stati raccolti dai nostri ricercatori e portati presso lo stabulario adibito all’accoglimento dei giovanili, come previsto dal progetto Life Pinna. Ancora una volta, emerge l’importanza dei monitoraggi come strumento di conoscenza e indagine del nostro mare».