Biden vuole piantare un miliardo di alberi e salvare le sequoie giganti (VIDEO)

In 10 anni verrà recuperato l’arretrato e ripiantumati 4 milioni di acri nelle terre federali colpite dai mega-incendi

[28 Luglio 2022]

Di fronte all’annuncio di Joe Biden la promessa elettorale di Silvio Berlusconi (peraltro ridicolizzata dai suoi stessi alleati) di piantare un milione di alberi impallidisce: l’amministrazione statunitense ha rivelato nuovi piani per ripristinare le foreste colpite da siccità, infestazioni di insetti e incendi, inclusa la piantumazione di oltre 1 miliardo di alberi sui terreni federali.

Anche se la maggior parte delle foreste statunitensi bruciate dai giganteschi incendi sono in grado di ricrescere da sole, alcune sono state così profondamente segnate dai mega-incendi che avrebbero bisogni di decenni per riprendersi e il Dipartimento dell’agricoltura Usa (USDA) ha annunciato che dovranno essere ripiantumati più di 4 milioni di acri.

Il segretario all’agricoltura Tom Vilsack ha presentato la strategia su come l’amministrazione Biden-Harris  affronterà questo arretrato di riforestazione nelle foreste nazionali e pianterà più di un miliardo di alberi nel prossimo decennio. Con le nuove risorse rese disponibili grazie alla Bipartisan Infrastructure Law di Biden, insieme al sostegno dei governi statali, locali e tribali e di altri partner, il servizio Forest Service punta a «Eliminare l’arretrato nei prossimi 10 anni e sviluppare le infrastrutture, come i vivai , per stare al passo con le crescenti esigenze».

Grazie alla legge Repairing Existing Public Land by Adding Necessary Trees (REPLANT), quest’anno il Forest Service  dell’USDA ha investito più di 100 milioni di dollari nella riforestazione – più del triplo dell’investimento degli anni precedenti –che aiuterà «A mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici, ricostruire dopo i devastanti incendi e rafforzare le foreste americane».

Presentando il progetto di un miliardo di alberi, Vilsack ha ricordato che «Le foreste sono un potente strumento nella lotta ai cambiamenti climatici. Coltivare la loro rigenerazione naturale e piantare nelle aree più bisognose è fondamentale per mitigare gli effetti peggiori dei cambiamenti climatici e allo stesso tempo rendere quelle foreste più resistenti alle minacce che devono affrontare da incendi catastrofici, siccità storica, focolai di malattie e infestazioni di parassiti».

Prima della legge bipartisan sulle infrastrutture e del REPLANT, il Forest Service era in grado di soddisfare solo il 6% circa delle sue esigenze di riforestazione post-incendio. Il REPLANT Act ordina al Forest Service di piantare più di un miliardo di alberi nel prossimo decennio, spendere fino a  un tetto massimo di 30 milioni di dollari e dovrebbe fornire all’agenzia molte più risorse ogni anno per farlo.

Secondo il capo del Forest Service Randy Moore, «La reforestation strategy servirà come quadro per comprendere le esigenze di riforestazione, sviluppare priorità condivise con i partner, espandere la riforestazione e la capacità vivaistica e garantire che gli alberi piantati crescano per supportare foreste sane e resilienti. I nostri lavori di riforestazione nelle foreste nazionali aumentano solo grazie a forti collaborazioni con altre agenzie federali, tribù, governi statali e locali, comunità e organizzazioni. Riconosciamo che l’aumento del successo della riforestazione nelle foreste nazionali dipende da queste forti partnership».

Per Vilsack e Moore, la strategia annunciata «E’ un primo passo importante per realizzare gli obiettivi stabiliti nella President Biden’s direction per aumentare la riforestazione rispettosa del clima e supporta anche la strategia decennale del servizio forestale per ridurre il rischio di incendi boschivi, proteggere le comunità e migliorare la salute delle foreste».

Oltre alla strategia di riforestazione Vilsack ha annunciato 13 nuovi piani di adattamento climatico dell’USDA, che delineano come ogni agenzia USDA incorporerà il cambiamento climatico nelle sue attività  e decisioni a sostegno delle comunità, dell’agricoltura e delle foreste a livello nazionale: «I nostri piani di adattamento climatico rappresentano un modello per il modo in cui spieghiamo i rischi che il nostro cambiamento climatico ha per i gruppi più vulnerabili ai suoi effetti: gli agricoltori americani, gli allevatori, i proprietari terrieri forestali e le comunità rurali».

Mentre quasi la metà degli Usa sta subendo siccità e caldo da record e i mega-incendi colpiscono sempre di più le aree dove vivono le comunità a rischio, Vilsack ha sottolineato che «Dare la priorità al clima nel modo in cui l’USDA prende le sue decisioni sarà fondamentale per proteggere le persone, le risorse e i mezzi di sussistenza».

Nell’ottobre 202, l’USDA ha pubblicato il suo  Climate Adaptation Plan a livello di dipartimento che ha identificato i modi in cui il cambiamento climatico avrà un impatto sulla missione dell’USDA e sugli stakeholders e ha sviluppato azioni trasversali per adattarsi agli effetti attuali e futuri del cambiamento climatico.

Tra le vittime più importanti dei recenti incendi ci sono le sequoie giganti della California, gli alberi più grandi del mondo, che hanno visto il loro numero diminuire di quasi il 20%. La settimana scorsa, il Forest Service  ha annunciato nuove misure per proteggere i giganti arborei, rimuovendo in un’area di 13.000 acri alberi e arbusti più piccoli che crescono vicino alle sequoie e consentono agli incendi di raggiungere la volta della foresta.

Athan Manuel, direttore del Lands Protection Program di Sierra Club, ha commentato con soddisfazione: «Accogliamo con favore gli sforzi compiuti dall’amministrazione per utilizzare un approccio basato sulla scienza per affrontare le minacce che hanno di fronte alcuni dei nostri alberi più antichi e iconici. Il valore degli alberi secolari e maturi non può essere sottovalutato come uno strumento chiave nella nostra cassetta degli attrezzi per affrontare gli effetti più dannosi dei cambiamenti climatici e non vediamo l’ora di lavorare con l’amministrazione, procedendo per supportare soluzioni climatiche basate sulla natura».

Kameran Onley di Nature Conservancy, ha ricordato che «Una sequoia gigante nasce nel fuoco, quando i normali incendi aprono i loro semi e iniziano un ciclo di vita che può durare migliaia di anni. Ma gli incendi che le sequoie devono affrontare oggi sono tutt’altro che normali e stanno solo peggiorando e diventando più frequenti in un clima che cambia. Abbiamo già perso troppe sequoie e, se non agiamo, perderemo solo più di questi alberi iconici per sempre».

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  • A Better Way to Think About Wildland Fires – trailer