Arpat, nel 2020 si sono spiaggiati in Toscana 43 cetacei
Nello stesso anno sono state recuperate anche 47 tartarughe e rilevati 26 grandi pesci cartilaginei
[9 Febbraio 2022]
Nel 2020 lungo le coste della Toscana si sono registrati 43 ritrovamenti di cetacei morti o in grave difficoltà per lo più concentrati nel periodo estivo, di cui 22 stenelle, 16 tursiopi, 1 balenottera e 4 cetacei in stato di decomposizione. A questi dati si aggiungono, grazie alla collaborazione di diportisti e alla maggiore sensibilizzazione pubblica, 27 avvistamenti di esemplari vivi per complessivi 76 cetacei.
Per quanto riguarda le tartarughe, sono stati 47 gli esemplari recuperati, tutti appartenenti alla specie Caretta caretta. È ormai frequente lo spiaggiamento di questi esemplari (61% dei casi) che spesso sono vittime degli attrezzi da pesca.
L’attività di monitoraggio degli eventi di spiaggiamento, cattura o avvistamento di cetacei, tartarughe marine e pesci cartilaginei sulle coste toscane nel 2020 sono contenuti nel Report 2020, che è corredato da immagini e schede tecnico-scientifiche per ogni esemplare spiaggiato.
I valori dei ritrovamenti cetacei, se confrontati con quelli del 2019 – anno in cui si è registrato il più alto numero (47) in Toscana dal 1986, quanto iniziò il monitoraggio degli eventi di spiaggiamento – restano dati significativi, da monitorare nel corso degli anni. La specie stenella striata è l’esemplare più frequentemente registrato, anche se nel 2017 aveva raggiunto un picco di 28 segnalazioni.
Il Report 2020 sugli spiaggiamenti di cetacei e tartarughe marine sulle coste toscane contiene anche i valori relativi al monitoraggio delle catture ed avvistamenti dei grandi pesci cartilaginei: 26 esemplari, di cui 20 avvistamenti, 4 catture, 1 ritrovamento e 1 spiaggiamento.
Il Report è frutto di un lavoro di rete da parte dell’ Osservatorio Toscano per la Biodiversità (OTB) della Regione Toscana, istituito con L.R. 19 marzo 2015 n. 30 “Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale regionale” . L’Osservatorio vede coinvolti, oltre ad ARPAT e Regione Toscana, le Capitanerie di Porto, i Comuni costieri, l’Università di Siena, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, i vari parchi nazionali e regionali, e molti altri soggetti, anche privati e l’associazionismo locale che rappresenta una realtà importante sul territorio regionale. Per le tartarughe marine viene descritta l’attività dei quattro centri di recupero e primo soccorso presenti in Toscana, dotati di vasche ed attrezzature idonee ad ospitare e curare gli esemplari in difficoltà per periodi non troppo lunghi. Nel 2020, 7 esemplari sono stati ospedalizzati presso un centro di recupero, 4 presso l’Acquario di Livorno e 3 presso il centro dell’Associazione Tartamare. Nel report sono decritti anche i cinque casi di nidificazione della tartaruga Caretta caretta nel 2020, eventi divenuti piuttosto frequenti lungo le coste della Toscana negli ultimi anni.
Il Report è arricchito anche da schede in cui sono riportati tutti i dati delle specie registrate, campioni analizzati, analisi svolte per i cetacei, tartarughe ed i grandi pesci cartilaginei, avvistati, spiaggiati e catturati accidentalmente in Toscana.
In alcuni casi, la scheda dettagliata di ogni esemplare recuperato, riporta anche il referto necroscopico a cura della veterinaria Dott.ssa Giuliana Terracciano, dell’IZSLT, a testimonianza degli esami anatomopatologici eseguiti, le ricerche batteriologiche, virologiche, parassitologiche, istologiche, sierologiche, genetiche e tossicologiche. Le analisi sui contaminanti specifici eseguiti dall’Università di Siena, hanno poi dato evidenza dei contaminanti specifici presenti, quali PCB, Hg e pesticidi.
Le indagini necroscopiche condotte hanno anche evidenziato segni legati ad un traumatismo (probabilmente rappresentato da collisioni con natanti) e all’intrappolamento in attrezzi da pesca, soprattutto per le tartarughe e per i cetacei.
Dal 2019 sul sito di ARPAT è disponibile, inoltre, una mappa interattiva, che rappresenta un utile strumento per visualizzare a colpo d’occhio la distribuzione lungo la costa toscana degli eventi relativi agli esemplari di cetacei e tartarughe spiaggiati, aggiornata con i dati del 2020.
di Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat)