Aree marine protette: 3,5 milioni di euro per la gestione e 1,5 milioni da rimodulazione risorse

Galletti: «Nostri tesori naturali tassello imprescindibile per sviluppo sostenibile»

[25 Giugno 2015]

Il ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha stanziato 3,5 milioni di euro per la gestione ordinaria nel 2015 delle 27 aree marine protette italiane. Infatti, il decreto della Direzione generale per la protezione della natura e del mare del ministero dell’Ambiente fissa per ogni area marina «i fondi disponibili per la realizzazione delle attività programmate volte alla massima efficienza della gestione e alla tutela del sistema di biodiversità dall’inquinamento marino e dagli agenti esterni». La Direzione generale annuncia che «A questi si aggiungeranno altri 1,5 milioni di euro, recuperati attraverso l’assestato di bilancio».

Il riparto dei fondi è stato definito attraverso il software “SODECRI”, che si basa su criteri oggettivi suddivisi in tre ambiti: “tutela dell’area marina protetta”, “efficienza gestionale” e “impatto antropico”. Per quest’ultimo sono stati introdotti due nuovi parametri, i “pareri per concessioni demaniali” e i “pareri per valutazioni d’incidenza”.

Secondo la ripartizione dei fondi, con l’ l’8,87% del totale e 310 mila euro, e l’area marina di Porto Cesareo, la prima in classifica, seguita da Tavolara (6,98%, 244 mila euro) e dalle Isole Egadi (6,14%, 214 mila euro).

Commentando a notizia dei nuovi finanziamenti, il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti ha detto che  «La tutela e la valorizzazione dei nostri straordinari tesori naturali, protagonisti anche della nostra presenza a Expo rappresenta un tassello imprescindibile di un nuovo sviluppo sostenibile».