Aquile e avvoltoi europei in pericolo per il piombo delle munizioni da caccia

Studio italiano: «Necessaria una rapida transizione verso proiettili e cartucce da arma da fuoco senza piombo in tutta Europa»

[15 Marzo 2021]

Secondo lo studio “Lead contamination in tissues of large avian scavengers in south-central Europe”, pubblicato recentemente su Science of the Total Environment da  Enrico Bassi (ERSAF Parco Nazionale dello Stelvio), Maria Ferloni (Provincia di Sondrio), Alessandro Bianchi, Giorgio Fedrizzi e Irene Bertoletti (Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna), Alessandro Andreotti (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale . Ispra) e da Roberto Facoetti e Alberto Pastorino, «In Europa aquile e avvoltoi sono minacciati dall’avvelenamento da piombo causato dalle munizioni impiegate per la caccia».

Tra il 2005 e il 2019, i ricercatori italiani hanno raccolto e analizzato 595 campioni di tessuto da 252 carcasse di aquila reale (Aquila chrysaetos), gipeto (Gypaetus barbatus), grifone (Gyps fulvus), avvoltoio cinereo (Aegypius monachus) rinvenuti morti in un’ampia area dell’Europa centro-meridionale che va  dai Pirenei all’Appennino e all’Ispra dicono che «Il risultato è stato impressionante: il 44% dei soggetti è risultato contaminato dal piombo, mentre oltre un quarto presentava valori di piombo elevati, tali da comportare intossicazione. Il piombo delle munizioni viene ingerito perché aquile e avvoltoi si nutrono degli animali colpiti dai cacciatori e non recuperati o delle viscere degli ungulati lasciate sul luogo di caccia per preservare la qualità delle carni e facilitare il trasporto delle prede».

Lo studio sottolinea che «Gli uccelli con frammenti di piombo nel tratto digerente, rilevati dai raggi X, avevano concentrazioni di piombo mediane più elevate, suggerendo che le munizioni da caccia sono la principale fonte di avvelenamento da piombo. I nostri risultati implicano che il piombo influisce sulla demografia di queste specie longeve con una maturità sessuale ritardata e un basso tasso di riproduzione. È quindi necessaria una rapida transizione verso proiettili e cartucce da arma da fuoco senza piombo in tutta Europa».

Inoltre, lo studio fa notare che «Probabilmente a causa delle diverse abitudini alimentari. in tutte le specie abbiamo riscontrato un rapido aumento dei valori di piombo con l’età, ma le differenze tra le classi di età erano significative solo nell’aquila reale».

All’Ispra evidenziano che «Lo studio fornirà elementi a supporto dell’istruttoria che l’Agenzia Chimica Europea (ECHA) sta portando avanti su incarico della Commissione Europea per introdurre un bando generalizzato dell’uso del piombo nelle munizioni per la caccia. L’impiego del piombo non rappresenta solo un pericolo per i rapaci e per altre specie di uccelli selvatici, ma è fonte di inquinamento ambientale e costituisce una minaccia per la salute di chi consuma carne di selvaggina».