Api in crisi in Toscana, produzione di miele stimata in calo del 30-40%

Coldiretti: «A minacciare la sopravvivenza delle api e della biodiversità, oltre al mix letale di fattori come l’impiego di pesticidi, l’urbanizzazione, il riscaldamento globale, acari e parassiti, è arrivata in Toscana anche la vespa velutina»

[30 Agosto 2022]

Come a livello nazionale, anche in Toscana la produzione di miele è in forte calo rispetto alla media storica. Anche se in miglioramento rispetto alla disastrosa annata 2021, condizionata dalle gelate di maggio, il primo bilancio della Coldiretti regionale parla di una riduzione della produzione toscana tra il -30 e -40%.

In particolare, secondo i dati dell’Osservatorio nazionale miele messi in fila da Coldiretti, sulla base delle rilevazioni di luglio sono stati deludenti i raccolti per il castagno dove si sono registrate rese molto eterogenee, più scarse negli areali produttivi di bassa quota (5 kg/alveare in media), migliori nelle zone di montagna dove i castagni hanno sofferto meno il caldo.

Nelle zone vocate di Appennino e Casentino (province di Pistoia ed Arezzo) e sul monte Amiata (provincia di Grosseto) i raccolti hanno sfiorato punte di 15-18 kg/alveare, comunque inferiori alle attese.

Ma da dove arrivano questi dati deludenti? Alla base del crollo nella produzione di miele restano le crescenti difficoltà ambientali cui devono far fronte le api, spaziando dalla crisi climatica all’uso intensivo di pesticidi in agricoltura, fino al confronto con specie aliene come la vespa velutina.

La Coldiretti Toscana parla di «clima pazzo con le fioriture estive bruciate dal caldo o distrutte dalla grandine», con le «api allo stremo costrette ad allungare i voli per trovare un po’ di nutrimento […] A minacciare la sopravvivenza delle api e della biodiversità, oltre al mix letale di fattori come l’impiego di pesticidi, l’urbanizzazione, il riscaldamento globale, acari e parassiti, è arrivata in Toscana anche la vespa velutina cinese che stermina gli alveari. Diversi i casi segnalati tra Massa Carrara e la vicina Versilia a partire dal 2018».