Alta Murgia, Parco nazionale e Sogesid uniscono le forze contro la crisi climatica

Impegno congiunto su Comunità energetiche, efficientamento edifici, muretti a secco e sentieristica

[30 Marzo 2022]

Dalle misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici alla nascita di comunità energetiche, dalla salvaguardia dei muretti a secco a una rinnovata sentieristica per i visitatori: il Parco nazionale dell’Alta Murgia intensifica la propria attività a tutela dell’area protetta stipulando una convenzione con Sogesid, la società in house dei ministeri della Transizione ecologica e delle Infrastrutture e mobilità sostenibili.

Sono referenti per le attività della convenzione il direttore dell’Ente Parco Domenico Nicoletti e la dirigente Sogesid Silvia Carecchio, mentre la responsabile di Commessa per Sogesid è l’architetto Katia Elia. Nell’atto, firmato dal presidente del Parco Francesco Tarantini e dal presidente e amministratore delegato di Sogesid Carmelo Gallo, è previsto che la società affianchi gli uffici dell’ente in attività di supporto tecnico e progettazione.

«Il supporto di Sogesid – dichiara Tarantini – va in direzione di un incremento delle energie rinnovabili, di un miglioramento della fruibilità del Parco e di una sua maggiore tutela. La società fornirà risorse umane all’ente che lo affiancheranno nella pianificazione e sviluppo dei progetti, in particolare per l’efficientamento energetico dell’azienda agricola Cavone, un importante convoglio turistico e sede dell’Arif Puglia, la realizzazione delle Comunità energetiche rinnovabili e il ripristino dei muretti a secco e della rete sentieristica».

Per i prossimi tre anni Sogesid sarà al fianco del Parco nello sviluppo di piani, programmi e progetti di livello nazionale e internazionale, che guardano ai temi climatici e alla tutela della biodiversità, all’efficientamento energetico e al potenziamento delle infrastrutture verdi.

L’impegno della società in house del Mite riguarderà la progettazione e la direzione dei lavori, il supporto di tipo tecnico, amministrativo-finanziario e gestionale, ma anche giuridico e contabile. L’affiancamento si realizzerà nelle fasi di valutazione ambientale dei progetti, nelle procedure d’appalto e nella ricognizione sullo stato di avanzamento delle attività.

Quattro le progettualità individuate dal Programma operativo di dettaglio (Pod) le cui azioni partiranno da subito. Una di queste è lo sviluppo di comunità energetiche capaci di autosostenersi, che potranno sorgere a seguito della realizzazione in aree pubbliche del Parco di impianti fotovoltaici con potenza fino a 200 chilowatt.

In località Cavone a Spinazzola è previsto invece l’efficientamento energetico dell’edificio sede dell’Arif Puglia, che sarà un punto di accoglienza per i visitatori. Il supporto della Sogesid riguarderà il ripristino e il recupero dei muretti a secco a rischio dissesto, la cui arte nella costruzione è iscritta tra i Patrimoni dell’umanità Unesco, come anche interventi di manutenzione sulla rete sentieristica e sugli itinerari, con la sostituzione della segnaletica in legno usurata.

«Sogesid – conclude il presidente Gallo – lavora nei Parchi nazionali mettendo a disposizione ampie esperienze pianificatorie e la conoscenza profonda dei contesti tecnico-amministrativi con i quali ogni azione per il territorio deve confrontarsi. Le aree protette sono un grande e necessario laboratorio di transizione ecologica».

di Alessandra Adamantino