A caccia di meteoriti all’Isola d’Elba. Già intercettata la prima
Associazione Astrofili Elbani e Parco Nazionale arcipelago Toscano partecipano a un importante progetto di ricerca scientifica nazionale
[26 Ottobre 2021]
Il primo ottobre, verso le 01:05 di notte, una grossa stella cadente ha solcato i cieli della Toscana, risultando visibile a occhio nudo anche dall’isola d’Elba. Il piccolo asteroide, entrato in atmosfera a 17 km/s e quindi luminosissimo, è poi apparentemente scomparso nel nulla verso nordest, senza lasciare traccia. La scia luminosa lasciata dalla meteora, però, non è sfuggita agli occhi di PRISMA, una rete di camere all-sky (in sostanza, delle webcam puntate verso il cielo), distribuite in tutta Italia con lo scopo di monitorare il passaggio delle meteore più brillanti, a cui spesso è associata la caduta di un meteorite. Adesso, calcolato con una certa precisione il punto di caduta (nella zona tra Prato e Pistoia), sono decine i volontari alla ricerca di un frammento di roccia grande meno di un uovo, ma dall’enorme valore scientifico. I meteoriti, infatti, sono le rocce più antiche del Sistema Solare e ci possono raccontare che cosa è successo quando si sono formati il Sole e i pianeti, tra cui la Terra.
La rilevanza scientifica del progetto di ricerca e la necessità di espandere la copertura osservativa della rete di webcam ha spinto l’Associazione Astrofili Elbani, impegnata da più di 20 anni nella divulgazione dell’astronomia sul territorio isolano e non solo, a intraprendere un’importante collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), che coordinerà la raccolta e l’elaborazione dei dati raccolti dalla camera elbana. Il progetto Prima Rete Italiana per la Sorveglianza di Meteore e Atmosfera (Prisma) è nato nel 2016 ed è coordinato dal Daniele Gardiol dell’INAF di Torino, che ha fatto un sopralluogo all’Elba ad agosto.
Gli astrofili spiegano che «La camera PRISMA elbana è stata installata sul Forte Inglese a Portoferraio e monitorerà il passaggio delle meteore 24 ore su 24, anche di giorno, con lo scopo primario di registrare il loro passaggio e di calcolarne l’orbita. Sarà possibile, così, contribuire alla ricerca e alla raccolta delle meteoriti, proprio come sta succedendo in questi giorni con la meteora del primo ottobre caduta in Toscana. Lo strumento permetterà anche di affinare i modelli meteorologici per l’isola d’Elba, grazie alla continua ripresa della copertura nuvolosa».
Ad oggi la rete è costituita da una cinquantina di camere sparse in tutta Italia. La prima (e per adesso unica) meteorite identificata e raccolta attraverso questo metodo era quella di Cavezzo (MO), ritrovata nei primi giorni di gennaio del 2020: i risultati scientifici dell’analisi di questa meteorite sono stati pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali del settore. Ma a sorpresa, a soli sette giorni dalla piena operatività della camera, è giunta la notizia della prima grossa meteora intercettata dallo strumento elbano (foto allegata)), immortalata durante il suo passaggio la mattina del 20/10/2021 alle 05:00 ora locale: è la strisciata bianca in alto a destra (sudest). Osservata anche da altre dieci stazioni tra Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Lazio e Marche, si è poi spenta sulla verticale di Porto S. Stefano, in pieno Mar Tirreno, senza produrre frammenti al suolo.
Il presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, sottolinea che «Il progetto è stato sostenuto e in parte finanziato dall’Ente Parco Nazionale e rientra tra gli obiettivi che l’Associazione Astrofili Elbani si è impegnata a realizzare nell’ambito della Carta Europea del Turismo Sostenibile per il quinquennio 2021-2025. Il progetto ha anche attivato una proficua collaborazione tra PNAT e Associazione Astrofili Elbani per quanto concerne la programmazione di eventi divulgativi che verranno proposti nei prossimi mesi».
Giulio Colombo, dell’Associazione Astrofili Elbani e responsabile locale del funzionamento della camera, conclude: «Con questo strumento intraprendiamo per la prima volta la strada della ricerca scientifica professionale in un territorio ancora sprovvisto di un osservatorio astronomico Adesso non ci resta che aspettare che cada la prossima meteora brillante per andare a cercare i frammenti e condividere i risultati delle ricerche con tutti. L’Associazione ringrazia il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e il Comune di Portoferraio, per l’ospitalità presso la struttura storica del Forte Inglese. Un grazie speciale anche alle Pro Loco elbane e ai sempre più numerosi appassionati che nel corso di questi anni hanno manifestato il loro interesse nelle attività divulgative svolte dall’Associazione».
Le immagini in diretta riprese dalla camera PRISMA del Forte Inglese sono liberamente consultabili al sito: https://www.fripon.org/IMG/jpg/stations/RT_ITTO08.jpg