La Toscana punta sulle api: agli apicoltori fino a 12mila euro a testa

In scadenza anche un bando rivolto agli allevatori

[19 Gennaio 2015]

Buone notizie per gli apicoltori e gli allevatori della Toscana: la Coldiretti informa che «la Regione Toscana ha messo a disposizione degli apicoltori un pacchetto di contributi per l’acquisto di arnie, macchinari e attrezzature per il nomadismo che possono arrivare fino a 12.000 euro per beneficiario», sono previsti anche contributi per finanziare l’assistenza tecnica, la formazione professionale degli apicoltori e le azioni di lotta alla varroasi.

Per presentare le domande attraverso il sistema informatico di Artea c’è tempo fino al 30 gennaio  e possono accedere agli aiuti previsti «gli apicoltori in regola con la denuncia annuale degli alveari, in possesso di partita Iva (con codice attività apicoltura – 01.49.30) e che abbiano costituito un Fasciolo aziendale presso un Centro Assistenza Fiscale o presso Artea. Le domande di aiuto, complete dei preventivi degli acquisti da effettuare, si presentano on line sul sito Artea, tramite la Dichiarazione Unica Aziendale (DUA)».

Coldiretti, attraverso la sua rete di sedi e Centri di Assistenza Agricola presenti in tutta la regione, è a disposizione per accompagnare e guidare le imprese agricole durante tutto l’iter e ricorda che questo non è l’unico bando in scadenza nelle prossime settimane: «Scadono il 5 febbraio 2015 i termini per presentare le domande per ottenere i contributi per l’acquisto di riproduttori iscritti nei libri genealogici e nei registri anagrafici destinato agli allevatori. Sono ammessi a contributo i riproduttori maschi e femmine delle specie bovina, bufalina, ovina, caprina e, per quanto riguarda le razze equina, asinina, suina solo se appartenenti a razze autoctone. Per l’acquisto dei riproduttori selezionati può essere concesso un contributo fino a un massimo del 40% della spesa effettivamente sostenuta e ritenuta ammissibile per i riproduttori maschi e fino ad un massimo del 25% della spesa effettivamente sostenuta e ritenuta ammissibile per i riproduttori femmine; tale percentuale è ridotta in misura proporzionale alle risorse disponibili, alle richieste presentate ed in ordine alle priorità di finanziamento stabilite dalla scheda di misura approvata con delibera di attuazione del Praf».

Per informazioni: www.toscana.coldiretti.it alla sezione “Opportunità per le imprese”