Temperature primaverili e siccità, l’inverno 2020 sta mandando in tilt l’agricoltura italiana

Anbi: in Puglia risorse idriche dimezzate in 12 mesi, in Basilicata mancano all’appello 162 milioni di metri cubi d’acqua. Coldiretti: «Le piante sono state ingannate da una finta primavera»

[10 Febbraio 2020]

Dopo un 2019 che è stato in Italia il quarto anno più caldo dal 1800, con una temperatura superiore di 0,96 °C rispetto alla media di riferimento, il 2020 è iniziato all’insegna della siccità: se i dati del 2019 parlano di un anno caratterizzato da un’Italia “idricamente rovesciata” con bacini in sofferenza soprattutto al nord, adesso sono Puglia e Basilicata a destare le maggiori preoccupazioni in questo avvio d’anno.

I dati riportati dall’Anbi (Consorzi di bonifica) mostrano che in Puglia la disponibilità d’acqua è dimezzata in 12 mesi, con risorse idriche per circa 140 milioni di metri cubi contro i 280 di un anno fa; in Basilicata mancano invece all’appello circa 2/3 delle risorse idriche disponibili rispetto a febbraio 2019: oggi sono pari a 257 milioni di metri cubi, ovvero 162 milioni di metri cubi  in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.

«La natura è in tilt nel cuore dell’inverno – commentano gli agricoltori Coldiretti –, dove a macchia di leopardo lungo la Penisola si sono verificate fioriture anticipate delle mimose in Liguria e dei mandorli in Puglia, Sicilia e Sardegna dove inizia a sbocciare anche qualche pianta da frutto, ma in Abruzzo sono in fase di risveglio, con un anticipo di circa un mese, gli alberi di susine, pesche mentre gli albicocchi in Emilia hanno già le gemme che si stanno addirittura aprendo nei noccioleti del Piemonte. Le piante sono state ingannate da una finta primavera dopo un mese di gennaio estremamente mite», e inoltre le alte temperature «stanno anche favorendo la sopravvivenza degli insetti alieni arrivati in Italia dall’estero proprio con il surriscaldamento del clima che stanno provocando una strage nei raccolti in Italia dove per la sola cimice asiatica nel 2019 si contano danni per 740 milioni nel 2019 a 48mila aziende agricole».