Pesticidi nelle acque della Toscana, i risultati del rapporto Ispra

Il glifosate e il suo metabolita Ampa hanno grande capacità di contaminare le acque

[9 Maggio 2016]

L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha presentato il Rapporto nazionale pesticidi nelle acque 2016. Ecco cosa dice la scheda che riguarda la Toscana:

La rete di monitoraggio regionale è ben distribuita e comprende 285 punti complessivi. I dati 2014 riguardano 107 punti delle acque superficiali e 178 di quelle sotterranee. Sono stati effettuati 1.000 campioni per un totale di 77.890 misure analitiche. Il numero delle sostanze cercate è 82, al di sopra della media nazionale. Non sono comprese tuttavia le sostanze recentemente immesse sul mercato, alcune delle quali classificate pericolose.

Nelle acque superficiali ci sono pesticidi nel 90,7% dei punti e nel 51,9% dei campioni investigati. Sono state trovate 63 sostanze: le più frequenti sono imidacloprid, dimetomorf e fluopicolide.

Nelle acque sotterranee è stata riscontrata la presenza di residui pesticidi nel 38,2% dei punti e nel 23,1% dei campioni. Sono state rinvenute 34 sostanze: le più frequenti sono atrazina-desetil, imidacloprid, carbendazim e pendimetalin.

Il livello di contaminazione è superiore ai limiti di qualità ambientale in 14 punti delle acque superficiali (13,1% del totale) e in 2 punti delle acque sotterranee (1,1% del totale).

La rete di monitoraggio della Toscana per la prima volta prende in considerazione il glifosate, una delle sostanze maggiormente usate a livello nazionale, ed il suo metabolita Ampa, sostanze individuate tra i principali contaminanti delle acque. La ricerca di queste sostanze, però, si presenta abbastanza limitata; infatti le due sostanze sono state cercate in pochi punti della rete di monitoraggio complessiva della Regione. Il glisofate è cercato in 22 punti per le acque superficiali e in 10 punti delle acque sotterranee, ma la sua frequenza di ritrovamento è pari al 91% nel primo caso e 60% nel secondo.

Discorso analogo anche per il suo metabolita Ampa, il quale viene trovato nel 44,4% dei 9 punti delle acque superficiali in cui viene cercato e nel 50% dei 2 punti delle acque sotterranee in cui viene cercato.

Questi risultati confermano che il glifosate e il suo metabolita Ampa hanno grande capacità di contaminare le acque, pertanto si rivela necessario ampliare la ricerca a queste sostanze.