Nasce Ortofrutta Toscana Bio, 2mila tonnellate di frutta e ortaggi biologici dall’area costiera

[9 Ottobre 2015]

Nell’ultimo periodo il settore del biologico si è confermato una scelta vincente per i produttori, visto il sempre maggior apprezzamento dei consumatori che si orientano su uno stile di vita più sano e attento alle scelte alimentari, e la Toscana rappresenta per la realtà italiana un importante punto di riferimento. Ruolo destinato a incrementarsi, anche grazie all’apporto dell’area costiera regionale con il progetto Ortofrutta Toscana Bio, che una rete di cooperative si appresta a presentare nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana.

Il progetto è stato messo a punto da diversi soggetti impegnati nella produzione, nella ricerca e nella valorizzazione commerciale dei prodotti ortofrutticoli biologici e vedrà utilizzare gli oltre 2 milioni di euro di investimenti previsti per migliorare l’integrazione fra i diversi soggetti operanti nell’ambito della filiera, dalla produzione alle relazioni di mercato. Il progetto di filiera, in particolare, si propone di coprire tutte le diverse fasi partendo dalla organizzazione della produzione biologica toscana per arrivare a soddisfare la domanda di biologico in tutti i diversi canali di vendita. I prodotti al consumatore di Ortofrutta Toscana Bio saranno distinti dai due marchi del biologico Vivitoscano e Almaverde Bio.

Ortofrutta Toscana Bio vede la partecipazione di diverse aziende della Toscana, fra cui Vivitoscano di Firenze come capofila, e presenta come partner altre importanti realtà quali Agribologna, Apofruit Italia, Canova Srl, Conor, CS Etruria, Terre dell’Etruria. Il progetto riunisce dalle aziende agricole, il primo anello della catena, a quelle di lavorazione e commercializzazione (Vivitoscano e Cs Etruria), dalle organizzazioni dei produttori che si occupano di programmazione, concentrazione dell’offerta, miglioramento qualitativo e assistenza tecnica (Terre dell’Etruria e Apofruit Italia) agli enti di ricerca che si applicheranno ai miglioramenti tecnici e all’innovazione.

«Legacoop Agroalimentare ha dato il proprio pieno sostegno a questo progetto – afferma Sara Guidelli, della presidenza Legacoop Agroalimentare Toscana– che punta sul territorio e sulla capacità di fare rete delle nostre cooperative. Integrare la filiera è una priorità in una terra dove le competenze ci sono a tutti i livelli e l’obiettivo comune è la crescita».

Complessivamente il progetto coinvolgerà aziende agricole toscane per un totale di circa 2mila tonnellate di frutta e ortaggi biologici.

«Siamo in prima fila nel progetto Ortofrutta Toscana Bio ed opereremo sul fronte dell’assistenza tecnica e del controllo di qualità. Questo ci permetterà di entrare in contatto con nuove realtà e di contribuire a valorizzare il lavoro dei produttori toscani, potenziando le opportunità del marchio Toscana anche nel biologico», sostiene Massimo Carlotti, presidente di Terre dell’Etruria, cooperativa di produttori che con 3300 aziende agricole associate rappresenta una delle più importanti realtà imprenditoriali del mondo agricolo toscano.