Finanziato dal ministero il progetto ProFood IV, con l’Ateneo coordinatore scientifico

L’Università di Siena al lavoro per migliorare la sicurezza dei cibi di origine vegetale

Tra le priorità disinfestazioni dei terreni per agricoltura bio, eliminazione del cloro nelle acque di lavaggio e packaging sostenibile

[8 Luglio 2021]

Il ministero dell’Università ha approvato il progetto Pon ProFood IV. Prodotti e processi innovativi per la filiera ortofrutticola della IV gamma – col coordinamento scientifico dell’Università di Siena –, con l’obiettivo di studiare soluzioni innovative e a basso impatto ambientale che migliorino la sicurezza e la qualità di alimenti di origine vegetale e ne prolunghino la vita commerciale, per offrire ai consumatori un prodotto più sano e rafforzare la posizione di mercato delle aziende.

Un’iniziativa da 5 mln di euro, finanziati per metà proprio dal ministero, che vedrà come protagonista il professore Claudio Rossi in qualità di responsabile del progetto di cui è capofila la società agricola consortile “Sole e Rugiada” e al quale partecipano anche le Università di Napoli, Bari, del Molise e numerose imprese del settore agricolo e agroindustriale.

Come spiegano dall’Ateneo, tra i principali obiettivi del progetto c’è la disinfestazione del terreno, con la sostituzione dei prodotti usati in deroga e in via di eliminazione, già proibiti in molti paesi europei, con nuovi prodotti bioattivi ed estratti di origine naturale.

«Ciò potrebbe nel medio lungo-periodo costituire un ottimo sistema per rendere la produzione agricola di quarta gamma totalmente ‘bio’. Sul fronte della sanificazione inoltre il progetto prevede l’eliminazione del cloro nelle acque di lavaggio dei prodotti a favore di estratti vegetali bioattivi, migliorando così la qualità e la sicurezza dei vegetali in foglia confezionati. Per quanto riguarda il packaging verranno studiati sistemi innovativi per ridurre la proliferazione batterica, capaci di determinare un aumento della durata del prodotto», conclude Rossi.