L’agrobusiness minaccia i mezzi di sussistenza delle persone che dipendono dalle foreste

Nel Gran Chaco sudamericano la deforestazione per l'allevamento di bestiame porta a un'erosione delle risorse di base

[28 Ottobre 2021]

Ci sono pochi posti al mondo in cui le foreste tropicali stanno scomparendo così rapidamente come nel Gran Chaco sudamericano, una pianura semiarida che si estende su oltre un milione di km2 nell’area al confine tra Paraguay, Bolivia, Argentina e  Brasile. Sebbene sia noto che l’espansione agricola nelle foreste tropicali porta a una grave distruzione ambientale, gli impatti sociali della deforestazione spesso rimangono nascosti. Una delle ragioni principali di questo è la mancanza di dati su dove le persone vivono all’interno delle foreste tropicali. Il nuovo studio “Agricultural Expansion and the Ecological Marginalization of Forest-Dependent People”, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) da un team internazionale di ricercatori  ha mappato per la prima volta le persone dipendenti dalla foresta che vivono in tutto il Gran Chaco ed evidenzia che «Man mano che l’agrobusiness si espande nella foresta secca da cui dipendono, l’impatto di tale espansione su di loro è stato difficile da documentare perché le loro fattorie sono disseminate su 1 milione di km2». Ma il team di ricercatori provenienti da Germania, Canada, Argentina, Paesi Bassi e Norvegia, utilizzando sistematicamente immagini satellitari ad alta risoluzione ha  identificato queste fattorie in un periodo di 30 anni, hanno scoperto che «Dove  è avanzato l’agrobusiness, i mezzi di sussistenza delle persone che dipendono dalle foreste sono stati minacciati, causando il loro spostamento e la scomparsa di migliaia di fattorie».  Quasi il 20% d<delle piccole fattorie era scomparso nel periodo compreso tra il 1985 e il 2015.

Il principale autore dello studio, il geografo Christian Levers dell’Humboldt-Universität zu Berlin,  dell’University of British Columbia e della Vrije Universiteit Amsterdam, spiega che «Abbiamo scoperto che nel 1985 c’erano circa 28.000 fattorie sparse in quasi la metà delle foreste del Chaco. Guardando le immagini degli ultimi 30 anni abbiamo scoperto che da allora sono scomparse più di 5.000 fattorie. E un numero ancora maggiore di fattorie ha perso le foreste da cui dipende a causa dell’invasione dell’agrobusiness».

Le persone che dipendono dalle foreste le utilizzano per raccogliere legna da ardere e legname, pascolare il loro bestiame, caccia di sussistenza o raccolta di miele. Ma il numero delle fattorie è diminuito poiché l’avanzare dell’agroalimentare riduce le dimensioni delle foreste da cui dipendono e gli agricoltori su larga scala erigono recinzioni che limitano l’accesso delle persone alle foreste che restano. Uno degli autori dello studio, Yann le Polain de Waroux, un geografo della McGill University. sottolinea che «Mappare dove vivono le persone dipendenti dalla foresta e come la deforestazione le colpisce è un primo e necessario passo per rappresentarle in modo più adeguato nella pianificazione dell’uso del territorio e nelle discussioni politiche».

La deforestazione nel Gran Chaco è legata principalmente alla produzione di carne bovina e soia per i mercati internazionali, compresi quelli europi e nordamericani e lo studio ha scoperto che le fattorie scomparse si trovavano principalmente dove l’agroindustria si è espansa più estesamente e velocemente. Un coautore dello studio, Alfredo Romero-Muñoz dell’Humboldt-Universität zu Berlin, fa notare che «Questa ricerca dimostra chiaramente come il nostro consumo abbia un impatto sulle persone dipendenti dalle foreste in tutto il mondo, persone vulnerabili e povere. L’agricoltura si sta espandendo in molte foreste tropicali secche in tutto il mondo e dobbiamo urgentemente prendere in considerazione non solo gli impatti sulla biodiversità e il clima globale, ma anche gli enormi impatti che questo ha sulle persone che dipendono dalle foreste».

Uno dei principali risultati dello studio è che «La deforestazione porta alla crescente emarginazione ecologica delle persone che dipendono dalla foresta» e  l’autore senior dello studio, Tobias Kuemmerle dell’Humboldt-Universität zu Berlin  evidenzia: «Quello che intendiamocon questo è che, mentre la foresta viene convertita, le popolazioni locali sperimentano una massiccia erosione delle basi dei loro mezzi di sussistenza. Abbiamo anche scoperto che quelle fattorie che persistono o sono emerse si trovano spesso in luoghi non molto adatti all’agricoltura, il che è un’altra forma di emarginazione».

I ricercatori concludono: «La mappatura delle persone dipendenti dalle foreste è un primo passo necessario per considerarle meglio nella futura pianificazione della sostenibilità».