La ripresa verde passa anche dalla cannabis, il 58% degli italiani favorevole alla legalizzazione

La richiesta di referendum è stata sottoscritta a tempo record da 607mila cittadini, ma il consenso nella società civile è già molto più ampio

[7 Ottobre 2021]

L’uso ricreativo della cannabis rappresenta ad oggi un mercato illegale dove spadroneggiano organizzazioni criminali, mentre una legalizzazione del comparto si stima comporterebbe benefici fiscali per lo Stato pari a 6-8,7 miliardi di euro all’anno (in termini di maggiore gettito e riduzione delle spese per la repressione), oltre ad alimentare la creazione di posti di lavoro utili a lottare contro la crisi climatica: un ettaro di canapa può immagazzinare infatti fino a 13,4 tonnellate di CO2, rendendolo efficiente come un ettaro di foresta tropicale.

Tutti vantaggi potenziali frenati finora da un atteggiamento bigotto e pregiudiziale da parte della classe politica, ma adesso un’inversione di marcia sembra possibile, supportata da una società civile sempre più consapevole e favorevole alla legalizzazione della cannabis.

Dopo che la commissione Giustizia della Camera ha approvato il testo base per la proposta di legalizzazione della coltivazione domestica di cannabis, una ben più determinante accelerazione sul tema è arrivata grazie alla raccolta firme – arrivata a quota 607mila e ormai chiusasi positivamente – che permetterà di indire un referendum per intervenire sia sul piano della rilevanza penale sia su quello delle sanzioni amministrative di una serie di condotte in materia di droghe.

Intervenendo sul Testo unico in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, il referendum punta in primo luogo a depenalizzare la condotta di coltivazione di qualsiasi sostanza (mantenendo comunque le condotte di detenzione, produzione e fabbricazione di tutte le sostanze che possono essere applicate per le condotte diverse dall’uso personale) e di eliminare la pena detentiva per qualsiasi condotta illecita relativa alla cannabis, con eccezione della associazione finalizzata al traffico illecito.

L’importante ondata di partecipazione sollevata dalla raccolta firme lascia intuire come ormai la società civile italiana guardi con favore a una piena legalizzazione della cannabis, e a confermarlo è oggi un sondaggio condotto da SWG per BeLeaf e Meglio Legale.

Da un campione di 1200 interviste condotte tra il 22 e il 27 settembre 2021 emerge infatti che il 58% degli italiani si dichiara favorevole alla legalizzazione della cannabis; tra chi si dichiara ben informato sul tema, i favorevoli salgono addirittura al 65%, la stessa percentuale conquistata tra i soggetti laureati.

In particolare, per il 79% di chi è a favore, legalizzare la cannabis significa togliere mercato alla criminalità organizzata; per il 41% rende più sicure le sostanze usate; per il 31% rende più libero e consapevole il consumo; per il 13% crea opportunità di lavoro.

Resta comunque forte la frattura nelle convinzioni politiche tra chi si dichiara a favore o contro la legalizzazione. Il 74% dei rispondenti che sposa la causa della cannabis si auto-colloca nell’area del centrosinistra, mentre il 58% dei contrari gravita nell’area del centrodestra. Contrari che, nel 66% dei casi, si dichiarano però non informati sul tema.