In Toscana il biologico continua a crescere

Le superfici biologiche hanno raggiunto quota 144mila ettari e gli operatori sono oltre 5mila, mentre i consumi aumentano del 4%

[1 Ottobre 2020]

Quella della Toscana si conferma una terra fertile per il biologico, in tutti i sensi. Coldiretti Toscana, sulla scorta dei dati del rapporto “Bio in cifre 2020” presentato dell’Ismea, documenta che «le superfici biologiche in Toscana crescono del 4% e anche gli operatori dello 0,7%, un chiaro segnale di quanto sia gli agricoltori che i consumatori credano fortemente nel valore aggiunto delle produzioni biologiche».

In Toscana le superfici biologiche hanno raggiunto 144mila ettari e gli operatori sono oltre 5mila – insiste Coldiretti Toscana – con le colture foraggere (30%), cerealicole (17%), viticole (10%) e olivicole (11%) che fanno la parte da leone in termini percentuali.

«La spinta green è testimonia anche dal successo del bando del biologico del PSR Toscana 2014 – 2020, dove a fronte dei 17 milioni di euro di risorse stanziate, sono arrivate alla Regione domande per 22 milioni di euro», commenta il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi.

Biologico però, naturalmente, non significa necessariamente anche a filiera corta. L’Italia è uno dei maggiori importatori di alimenti biologici da Paesi extracomunitari, da dove nel 2019 ne sono arrivati ben 210 milioni di chili di cui quasi 1/3 dall’Asia, per cui – sottolinea la Coldiretti – occorre dare al più presto seguito alla raccomandazione della Corte dei Conti europea, che invita a rafforzare i controlli sui prodotti biologici importati che potrebbero non rispettare gli stessi standard di sicurezza di quelli europei.

«Per difendere i primati della produzione Made in Italy ed evitare che vengano spacciati per nazionali prodotti di eccellenza del paniere agroalimentare biologico è necessario – dichiarano da Coldiretti Toscana – accelerare sul marchio per le produzioni biologiche ‘made in’, preservandone l’immagine ed anche per consentire ai cittadini scelte di acquisto più consapevoli».