Decreti sementi: la Commissione ambiente della Camera stralcia gli Ogm

Vincono le associazioni e la Bellanova che voleva gli OGM non è più ministro

[14 Gennaio 2021]

La Commissione ambiente della Camera, accogliendo le richieste di 25 associazioni ambientaliste e del mondo del biologico, ha stralciato  le parti di tre decreti che aprivano ai nuovi Ogm ottenuti tramite New breeding techniques – Nbt.

Il relatore della proposta, Luciano Cillis del Movimento 5 Stelle, ha spiegato che «Nelle condizioni inserite abbiamo inserito una nota che tutela lo scambio di materiale genetico tra agricoltori, quando questo non si presenti come scambio commerciale, ma solo come equo baratto. Cioè quello che avviene da quando l’uomo fa l’agricoltore».

Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio, ha sottolineato che «La commissione Agricoltura della Camera ha accolto le preoccupazioni e le proposte fatte dalle 25 associazioni che si sono espresse contro quei decreti che contenevano un’apertura agli Ogm. Un risultato importante dovuto al lavoro che abbiamo fatto, a tutte le voci e le persone che si sono spese per denunciare questo pericolo. Ora però la situazione è di fatto un’impasse che spetterà alla politica dirimere: abbiamo un parere diverso tra le due commissioni omologhe dei due rami del Parlamento, lavoreremo perché i decreti del ministero si adeguino a quanto sancito ora. Un’altra buona notizia, oggi, dopo il sì alla legge sul bio».

In un comunicato congiunto, Acu, Aiab, Altragricoltura Bio, Ari, Asci, Associazione Agricoltura Biodinamica, Civiltà Contadina, Coordinamento Zero OGM, Crocevia, Deafal, Égalité, European Consumers, European Coordination Via Campesina, Fair Watch, FederBio, Firab, Greenpeace, Isde, Legambiente, Lipu, Navdanya, Pro Natura, Slow Food, Terra!, Unaapi e Wwf,  sottolineano che «Esprimendo la nostra preoccupazione per una situazione governativa così difficile che colpisce proprio il settore dell’Agricoltura, accogliamo con grande soddisfazione i pareri condizionati votati ieri dalla Commissione Agricoltura della Camera ai decreti del Ministero dell’Agricoltura, che tentavano di forzare un’apertura illegittima agli OGM “vecchi” e “nuovi” (le New Breeding Techniques – NBT) e di negare la possibilità per gli agricoltori di svolgere attività quali il reimpiego delle sementi o lo scambio di parte del raccolto come sementi o materiale di moltiplicazione. Grazie all’apertura al dialogo con le organizzazioni agricole biologiche e contadine, le associazioni di tutela ambientale e dei consumatori da parte dei relatori incaricati, e al sostegno dei membri della Commissione Agricoltura della Camera, questo tentativo è stato per il momento sventato».

Le 25 associazioni concludono: «La brutta pagina del parere espresso dalla Commissione agricoltura del Senato è, così, superata. Il futuro ministro dell’agricoltura sarà chiamato a rispettare i vincoli posti dai pareri espressi alla Camera. In tutti si chiede, infatti, il rispetto della sentenza della Corte europea di Giustizia che ha stabilito che alle NBT si applicano senza eccezioni o deroghe le norme oggi esistenti per gli OGM, unitamente allo stralcio dei riferimenti relativi agli OGM nei decreti in esame, a conferma della natura di Paese libero da OGM dell’Italia. Ci impegniamo comunque a monitorare le decisioni del Mipaaf, affinchè sia rispettata la volontà democratica espressa alla Camera».