Cibo e sostenibilità, l’università di Scienze gastronomiche studia in Toscana

Gli studenti in visita alle aziende Ccer e altre realtà d’eccellenza presenti nei territori geotermici

[31 Agosto 2016]

Siamo al giro di boa per il percorso formativo organizzato in Toscana da lunedì 29 agosto a sabato 3 settembre per gli studenti del corso di laurea triennale all’università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Un viaggio didattico (in allegato un estratto del programma) per le terre geotermiche toscane per 13 ragazze e ragazzi, che anche quest’anno stanno vivendo l’opportunità di conoscere non solo le locali produzioni enogastronomiche di eccellenza, ma anche il territorio con le sue bellezze paesaggistiche.

Un approccio didattico diretto reso possibile grazie ad un accordo tra il CoSviG (Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche) e l’ateneo, i cui studenti hanno la possibilità ogni anno di visitare le aziende della Comunità del cibo a energie rinnovabili (Ccer) della Toscana, che sono state dichiarate “sedi didattiche” dell’università.

Una realtà d’eccellenza, quella della Ccer, nata nel 2009 grazie ad un’intesa tra CoSviG, Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la biodiversità e un gruppo di 14 aziende locali i cui beni alimentari provengono da un processo produttivo dove almeno il 50% tra energia termica ed elettrica proviene da fonte rinnovabile, e dove le materie prime sono frutto esclusivo del territorio toscano.

Importanti elementi di qualità e sostenibilità che motivano la collaborazione instaurata ormai da tempo con l’università di Scienze gastronomiche – la prima al mondo nel suo genere, sbocciata dall’esperienza Slow Food –, una collaborazione che in quest’occasione si rinnova con una settimana ricca di appuntamenti formativi per gli studenti coinvolti.