Manifestazione indetta stamani dagli agricoltori della Val di Cornia
Anguria a un centesimo? Meglio regalarla! E la Coldiretti lo fa davvero
“Un settore strategico, ma oggi in grave sofferenza e a rischio di scomparsa”: ne è convinta la sindaca di Campiglia Alberta Ticciati
[14 Agosto 2020]
“Un settore strategico, ma oggi in grave sofferenza e a rischio di scomparsa”. Ne è convinta la sindaca di Campiglia Alberta Ticciati parlando del settore primario e in riferimento alla manifestazione indetta stamani dagli agricoltori della Val di Cornia. “Meglio regalarli che venderli sottopagati” lo slogan dei coltivatori della terra che stamani hanno deciso di regalare i propri ortaggi, in segno di protesta con la grande distribuzione.
“È degli scorsi giorni la scioccante locandina di un noto supermercato, che pubblicizzava il cocomero a 1 centesimo al Kg”, spiega il presidente di Coldiretti Livorno Simone Ferri Graziani. “Meno di 1/3 dei prezzi di vendita al consumo dell’ortofrutta finisce agli agricoltori che spesso non riescono neppure a coprire i costi di produzione. Alla crisi economica causata dalla pandemia e ai cambiamenti climatici, si aggiunge la beffa dei compensi sottocosto, effetto di distorsioni e speculazioni nella distribuzione del valore dal campo alla tavola. Considerata la situazione – conclude Ferri Graziani – gli agricoltori hanno preferito regalare parte del frutto del loro lavoro a chi ha più bisogno”.
Secondo Coldiretti Sardehna, che ha proposto la stessa manifestazione sull’isola, è una offesa anche “all’intelligenza e alla buona fede del consumatore, aggredito nella sua parte più debole, i soldi, con l’aggravante di questa gravissima crisi”. E se anche questa offerta è pagata dall’azienda, questo non motiva, insiste, “la declassificazione di un duro lavoro a un centesimo”.
“Se davvero lo scopo è quello omaggiare i clienti perché non le regalano le angurie? – è la provocazione del direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – Sul regalo non si discute ma dando un prezzo si quantifica e in questo caso si squalifica, si umilia e si offendono tutti gli agricoltori, oltre a danneggiare il mercato di questo prodotto e cercare di mettere l’uno contro l’altro gli anelli deboli della filiera: il produttore e il consumatore”
Il gazebo è stato allestito lungo la passeggiata di Venturina con l’esposizione degli ortaggi di stagione, i prezzi di acquisto al produttore imposti dalla grande distribuzione e quelli finali al consumatore. Forbici rilevanti, a tutto discapito degli agricoltori, l’anello più debole della catena.
All’iniziativa è intervenuta anche, come detto, il sindaco di Campiglia : “Ho accettato con piacere l’invito per raccogliere e sostenere il grido di allarme degli agricoltori, sempre più schiacciati tra costi di produzione e prezzi di mercato, soprattutto qui a Campiglia e in Val di Cornia dove l’agricoltura rappresenta un settore strategico per l’intera Toscana ed una fondamentale leva economica per il territorio”, ha dichiarato.
“Sono convinta – ha aggiunto – che la strada debba essere quella del confronto e della concertazione, per questo mi metto a disposizione per convocare un tavolo che riunisca gli attori protagonisti, ossia la Regione Toscana, gli agricoltori e la GDO per cercare insieme un equilibrio sostenibile in grado di dare prospettiva ad un settore, si strategico, ma oggi in grave sofferenza e a rischio di scomparsa”.