Rilevate 1,45 tonnellate di esacloroetano

Inquinanti chimici di una discarica abusiva trascinati nell’Adriatico dall’alluvione

[24 Febbraio 2014]

L’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente dell’Abruzzo (Arta) ha predisposto un rapporto tecnico sulla piena del fiume Pescara del dicembre 2013 e spiega che «Il documento, che contiene osservazioni di carattere preliminare, è stato redatto dal Direttore tecnico Giovanni Damiani sulla base dei dati rilevati sul campo e restituiti dalle analisi di laboratorio condotte dai tecnici dell’Agenzia. L’indagine ha riguardato il trasporto solido, i nutrienti responsabili dell’eutrofizzazione del litorale marino e parametri relativi all’inquinamento proveniente dal polo chimico di Bussi sul Tirino, dalla grande discarica abusiva di rifiuti chimici sita sulla sponda del fiume Pescara in località Tre Monti, e in definitiva dal SIN, dal SIR e dall’intera asta fluviale. Il documento è disponibile al link seguente. E’ stato eseguito, inoltre, un rilievo batimetrico nell’area portuale per verificare i mutamenti intercorsi post-alluvione, nelle aree che erano state sottoposte recentemente a dragaggio».

Nel rapporto si legge: «Per quanto riguarda l’inquinamento chimico proveniente dal SIN di Bussi sul Tirino, il dato significativo rilevato riguarda l’esacloroetano, molecola assumibile oramai come “marker” di provenienza, mentre tutti gli altri parametri risultavano non rilevabili per via della fortissima diluizione. La concentrazione di 0,035 μg/l di esacloroetano appare abbastanza bassa e quasi insignificante ma, data la grande portata del fiume in piena, in termini di massa corrisponde a circa 1,45 t di esacloroetano sversati in mare in 6 giorni».

Se la piena di dicembre ha “diluito” alcuni inquinanti i dati sulla precedente piena di novembre allarmano l’Arta: «Dal campione prelevato il giorno 13 novembre 2013, nel corso della piena, sono stati ottenuti valori
significativi di arsenico (1,9 μg/l), cadmio (0,13 μg/l), nichel (3,6 μg/l), rame (8,4 μg/l), zinco (10,1 μg/l),
toluene (324,7 μg/l), diclorometano (0,6 μg/l), triclorometano (0,3 μg/l), tetraclorometano (0,1 μg/l),
tricloroetilene (0,1 μg/l), tetracoloroetilene (0,2 μg/l), metil-ter-butiletere (872,4 μg/l)».

Il Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua commenta con preoccupazione  i dati diffusi dall’Arta sulla presenza di contaminanti nell’acqua del fiume: «E’ una situazione di costante contaminazione del mare inaccettabile, si deve intervenire subito a Bussi per evitare l’ulteriore diffusione degli inquinanti lungo l’asta del fiume Pescara fino al mare».

Secondo Augusto De Sanctis, del Forum dei Movimenti per l’Acqua «L’esacloroetano è una sostanza estremamente pericolosa per gli ambienti acquatici, tossica e classificata come possibile cancerogeno per l’uomo dallo Iarc. Ricordo che è stata riscontrata la sua presenza anche nell’acqua dei pozzi S. Angelo, fortunatamente chiusi dopo la nostra denuncia nel 2007. L’Ata da tempo segnala la presenza di questa sostanza nell’acqua del fiume Pescara e questi ultimi dati confermano la nostra preoccupazione circa il progressivo trasferimento lungo la valle del Pescara degli inquinanti presenti nel sito inquinato di Bussi. E’ urgente intervenire per imporre gli interventi di messa in sicurezza obbligatori per legge e avviare gli interventi di bonifica, utilizzando i 50 milioni di euro destinati dallo Stato previa contestazione ai privati al fine di rivalersi su di essi per poi recuperare queste somme. Crediamo che la campagna elettorale a Pescara debba affrontare anche questo tema, visto che la città è uno dei bersagli dell’inquinamento che proviene da monte. Ormai anche nella nostra regione bisogna partecipare alla campagna Stop Biocidio partita dai comitati campani e che ora sta riguardando anche altri territori contaminati».

Dossier completo: http://www.artaabruzzo.it/download/pubblicazioni/20140219_AL_relazione_alluvione_pescara_all_01.pdf