Da due mesi in Toscana i migranti puliscono fiumi e torrenti. Gratis, e sono pronti per il bis

«Grazie alla buona volontà dei ragazzi coinvolti è stato possibile effettuare un calendario di interventi settimanale»

[28 Settembre 2016]

Come volontari, i “migranti bonificatori” ospiti a Firenze e Pistoia quest’estate hanno portato avanti gratuitamente un’operazione di pulizia nei fiumi e torrenti toscani. Un’iniziativa voluta dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno su sollecitazione della Regione Toscana. «Grazie alla buona volontà dei ragazzi coinvolti – commenta oggi il presidente del Consorzio Marco Bottino – è stato possibile effettuare un calendario di interventi settimanale per tutto il mese di agosto e settembre sui principali corsi d’acqua fiorentini, con ottimi risultati, tanto che già si pensa ad una eventuale prosecuzione e ampliamento del progetto».

Nel mentre, per l’ultima giornata di operazioni finora prevista la squadra dei migranti formati dal Consorzio in collaborazione con Chiantiform e ospiti presso l’Ostello di Villa Camerata di Firenze con AICS Accoglienza Solidale in colalborazione con AIG si è spostata da Firenze a Sesto per una pulizia straordinaria sulle sponde del Torrente Rimaggio.

«Il nostro Comune è felice di poter ospitare sul proprio territorio questa iniziativa – commenta l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sesto Fiorentino Camilla Sanquerin – Il coinvolgimento volontario dei richiedenti asilo rappresenta un passo in avanti rispetto ad un modello di accoglienza che vorremmo superasse la logica emergenziale fino a diventare un’occasione di incontro, di crescita e di coinvolgimento attivo di questi cittadini stranieri. Con la formazione, valore aggiunto di questo progetto del Consorzio di Bonifica, si creano piccole occasioni che possono avvicinare al mondo del lavoro, facilitando un inserimento futuro nella nostra comunità qualora la scelta sia quella di rimanere. Grazie all’opera preziosa e insostituibile del nostro tessuto associativo, siamo fiduciosi di poter arrivare a proporre attività simili anche agli ospiti dei centri di Sesto Fiorentino».