Coronavirus, l’acqua di rubinetti e fontanelli di alta qualità rimane sicura da bere

Nessun rischio neanche per gli acquisti: «Si potrà sempre uscire – sottolinea oggi il Governo – per acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili»

[10 Marzo 2020]

Il decreto firmato ieri sera dal premier Conte per limitare – su tutto il territorio nazionale – i contatti sociali e dunque le occasioni di contagio da coronavirus Sars-CoV-2 ha fatto scattare, già nella notte, l’assalto a supermercati per l’accaparramento di beni alimentari: un’azione non solo contraria allo spirito del decreto, ma anche inutile: «Si potrà sempre uscire – sottolinea oggi il Governo – per acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili».

Tra i generi alimentari spicca senz’altro per importanza l’acqua potabile, per la quale è bene sottolineare che rimangono a disposizione dei cittadini due opzioni sicure e più sostenibili dell’acquisto al supermercato: bere l’acqua del rubinetto o fare ricorso ai fontanelli di alta qualità presenti sul territorio. Per quanto riguarda la prima opzione è stato lo stesso Istituto superiore di sanità a spiegare che «le acque di rubinetto sono sicure rispetto ai rischi di trasmissione della Covid-19 e non sussistono motivi di carattere sanitario che debbano indurre i consumatori a ricorrere ad acque imbottigliate o bevande diverse». Anche ricorrere ai fontanelli di alta qualità rimane una scelta praticabile: è sufficiente rispettare tre semplici precauzioni, messe in fila da Publiacqua – la società che gestisce il servizio idrico integrato nell’Ato Medio Valdarno – ma valide su tutto il territorio: ovvero, oltre ai consigli per il corretto utilizzo già riportati sui fontanelli, basta 1)    rispettare la distanza di sicurezza di un metro dalle altre persone in coda per approvvigionarsi di acqua; 2)    non accostare la bocca o toccare con le mani i rubinetti di erogazione del fontanello; 3)    non portare a contatto le bottiglie o gli altri contenitori eventualmente utilizzati con i rubinetti di erogazione del fontanello.

Quella dei fontanelli di alta qualità rimane dunque una scelta che fa bene all’ambiente e al portafogli, anche in tempi di coronavirus: secondo gli ultimi dati elaborati da Confservizi Cispel Toscana, fontanelli e case dell’acqua di alta qualità «nel 2018 hanno erogato oltre 203 milioni di litri di acqua, che hanno fatto risparmiare circa 135 milioni di bottiglie di plastica e in totale 61 milioni di euro l’anno dalle tasche dei toscani (0,45 euro costo medio bottiglia d’acqua da 1.5 lt.)».