Oltre 600 gli interventi dei Vigili del fuoco in un giorno

Continua l’allerta meteo in Toscana, la Regione verso lo stato d’emergenza

Un morto nell’aretino e danni ingenti per l’agricoltura, sull’onda dei cambiamenti climatici

[29 Luglio 2019]

L’allerta meteo (codice giallo) per rischio idrogeologico e idraulico in Toscana c’è ancora: la Sala operativa unificata permanente, cuore e cervello della Protezione civile regionale, l’ha appena prorogata fino alle 18 del 30 luglio, sulla base delle previsioni meteo per le province di Arezzo, Firenze, Grosseto, Pisa e Siena. È da sabato che sull’onda dei cambiamenti climatici si sono abbattute precipitazioni intense, che nell’aretino hanno provato anche un morto: un 72enne è stato trascinato via dal fango nella frazione di Olmo, dopo aver lasciato la sua auto bloccata dall’acqua.

«La criticità registrata è dovuta ai temporali intensi che si sono verificati in poco tempo», spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Federica Fratoni. Come hanno dettagliato gli esperti del Lamma sulla Toscana si sono abbattute a partire da sabato precipitazioni temporalesche forti e persistenti: in buona parte del territorio regionale i cumulati sono stati superiori ai 50-70 millimetri, ma in alcune zone (Arezzo, Chianti, Monte Amiata) hanno raggiunto valori intorno ai 200 mm, con picchi sopra gli 80 mm l’ora.

I danni sono ingenti anche per l’agricoltura: «Quello che è successo nell’aretino è drammatico, le altre province toscane sono state colpite ma non con particolari danni – argomenta il presidente di Coldiretti, Toscana Fabrizio Filippi – questo tipo di eventi sono oramai sempre e troppo ricorrenti, l’emergenza di questi giorni, porta a lavorare tutti per trovare le condizioni affinché le risorse siano spese per coprire i costi troppo alti delle assicurazioni e qui mi rivolgo alle istituzioni e alla politica a tutti i livelli perché possano intervenire in merito, investendo risorse pubbliche sia per favorire l’abbattimento di questi premi che per rivedere la percentuale della franchigia che è davvero altissima».

Dalla Regione informano che il presidente Enrico Rossi ha firmato l’emergenza regionale per i danni causati dal maltempo di sabato e domenica in Toscana, soprattutto nell’Aretino e sull’Amiata, e verrà fatta la richiesta di emergenza nazionale e anche di calamità nazionale (per i danni all’agricoltura).

«Ci metteremo subito al lavoro per rivedere l’assetto idraulico di queste zone dell’aretino e definire e programmare interventi dimensionati a certe tipologie di eventi», continua Fratoni al termine del sopralluogo nelle zone nel comune di Arezzo colpite dal drammatico evento di sabato notte che è costato la vita a un cittadino e ha provocato l’esondazione di alcuni torrenti con allagamenti di abitazioni e aziende: sei ore di evento estremo con un tempo di ritorno superiore ai 50 anni, come ha spiegato Fratoni, di fronte al quale non hanno retto né il reticolo idraulico minore né il drenaggio della rete fognaria. «Concentreremo adesso i nostri sforzi sul reticolo minore a valle di Arezzo – conclude l’assessore – che non è a un livello adeguato e bisogna invece progettare gli interventi immediati per la riduzione del rischio idraulico. La giunta regionale approverà subito una delibera per le spese dei soccorsi, poi si passerà alla fase per la quale ci auguriamo arrivi la dichiarazione dello stato d’emergenza nazionale. Si attiveranno in ogni caso i soliti strumenti come il microcredito, o quelli più adatti a seconda delle tipologie di aziende. L’invito alla Provincia è di presidiare le attività dei Comuni per il censimento danni. Terminata la fase emergenziale faremo un tavolo tecnico idraulico e idrogeologico su Arezzo per attivare la pianificazione delle opere necessarie e degli interventi».

L. A.