Alessandro Bratti è il nuovo segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po

La proposta del ministero della Transizione ecologica è stata controfirmata dalla presidenza del Consiglio dei ministri

[18 Agosto 2022]

Lo scorso aprile Alessandro Bratti ha concluso il suo mandato come direttore generale dell’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), iniziato nel 2017, è tornato a fare tappa all’Università di Ferrara – nel ruolo di docente e ricercatore presso il dipartimento Scienze chimiche, farmaceutiche e agrarie – prima di approdare adesso in un ruolo decisivo per la gestione del fiume più grande d’Italia, oggi pesantemente minacciato dalla siccità.

Bratti si insedierà infatti nei prossimi giorni negli uffici dell’Autorità distrettuale del Fiume Po, che ha sede centrale a Parma.

Su proposta del ministero della Transazione ecologica – controfirmata dalla presidenza del Consiglio dei ministri – è stata infatti individuata in Alessandro Bratti la personalità più idonea per ricoprire il ruolo di segretario generale di dell’AdbPo, nella vasta area del distretto idrografico del Grande Fiume che si estende dalla Valle D’Aosta alle Marche.

Si tratta di una missione particolarmente sfidante: «Nel Nord Italia – scriveva neanche tre settimane fa Francesco Vincenzi, alla guida dell’associazione che riunisce i Consorzi di bonifica di tutto il Paese (Anbi) – è una condizione di siccità finora sconosciuta ed è evidente che non basterà qualche temporale a riportare in equilibrio il bilancio idrico In questa prospettiva è ancora più preoccupante che siano proprio Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, le regioni che, nel 2021, hanno maggiormente consumato e cementificato suolo, sottraendolo all’agricoltura ed alla naturale funzione di ricarica delle falde, accentuando al contempo il rischio idrogeologico».