Acqua: per le isole toscane la dissalazione è indispensabile

Autorità Idrica Toscana, università Ben Gurion e il Comune Isola del Giglio hanno spiegato che i dissalatori nelle isole sono necessari

[24 Giugno 2021]

I secondo forum online “La dissalazione nel Mediterraneo e in Toscana” del  progetto  “Prima l’acqua, per il territorio in sicurezza” dell’Autorità Idrica Toscana (AIT) ha messo i piedi nel piatto di una discussione che nell’Arcipelago Toscano – e in particolare all’Elba – non cessa di essere alimentata da input politico/amministrativi, contrarietà e spesso da disinformazione e fake news o ipotesi alternative difficilmente praticabili o non risolutive.

Al secondo webinar   hanno preso parte il direttore dell’AIT  Alessandro Mazzei,  lo scienziato israeliano Edo Bar-Zeev della Ben Gurion University del Negev, il sindaco di centro-destra dell’Isola del Giglio Sergio Ortelli e il dirigente AIT Andrea Cappelli. Il forum è stato moderato dalla giornalista, Ivonne Carpinelli di Canale Energia.

La campagna “Prima l’acqua, per il territorio in sicurezza”  è realizzata dall’AIT in collaborazione con ASA e col patrocinio di Regione Toscana, Confservizi Cispel Toscana, CNA Toscana, Confindustria Livorno Massa Carrara e Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa.

Basandosi sulle rispettive esperienze, Bar-Zeev e Ortelli, hanno posto l’accento sull’irrinunciabilità dei dissalatori nelle isole e non solo.

Il professore israeliano ha evidenziato come «La desalinizzazione sia da considerare strategica per tutti i paesi, tenuto conto dei cambiamenti climatici che rendono la risorsa idrica ancor più preziosa. In Israele sono già presenti cinque impianti, il sesto arriverà a breve. Ad oggi in Israele l’80% dell’acqua potabile arriva attraverso la desalinizzazione, si punta al 100% entro il 2025-30». Rispondendo indirettamente alle critiche degli anti-dissalatioe sugli impatti ambientali Bar-Zeev ha fatto notare che «Come per qualsiasi tecnologia è necessario monitorare gli impianti ma la sostenibilità ambientale è garantita».

Ortelli ha ricordato che «L’Isola del Giglio spendeva oltre 5 miliardi di lire per l’approvvigionamento di acqua tramite le bettoline senza però avere la continuità del servizio. Dal 2000 al Giglio e, dal 2010 a Giannutri, la presenza degli impianti di desalinizzazione ha risolto il problema dell’approvvigionamento di acqua nelle due isole». Il sindaco gigliese ha poi sottolineato che «L’impianto del Giglio offre le massime garanzie da un punto di vista ambientale, come testimoniato dalla qualità delle acque del mare dell’isola e dai risultati emersi dalle numerose analisi che, soprattutto nel periodo del naufragio della Costa Concordia, sono state condotte dalle autorità preposte. I cittadini delle due isole sono molto soddisfatti della qualità dell’acqua che bevono».

Cappelli e Mazzei hanno concluso: «Certamente, per valorizzare al meglio il contributo che un impianto di desalinizzazione può garantire al territorio, in termini di sicurezza e qualità degli approvvigionamenti di acqua, è necessario manutenere al meglio le tubature e lavorare sulla sulle reti per contenere al massimo le perdite, così come si sta facendo su tutte le reti acquedottistiche toscane».