Il sindaco scrive a cittadini e addetti ai lavori

A Livorno non piove da più di tre mesi: la città si prepara a possibili alluvioni

«Gli esperti ci dicono che alla siccità può seguire un periodo di forti piogge e rovesci che possono mettere in crisi il sistema idraulico e idrogeologico delle città, ora più di prima»

[9 Agosto 2022]

A livello nazionale come a quello locale, dopo un periodo di forte siccità – come quello ancora in corso – sale l’allarme per successive, possibili alluvioni: inaridito dalla lunga assenza di piogge, il suolo è infatti reso pressoché impermeabile ad improvvisi rovesci, accentuando il fenomeno del ruscellamento e i rischi collegati.

Rischi che a Livorno vengono presi particolarmente sul serio, dopo che durante l’alluvione del 2017 sono morte 8 persone. Una bomba d’acqua cui è seguito solo tre anni dopo (nel dicembre 2020) un altro evento estremo, fortunatamente senza vittime. Il rischio potrebbe però ripetersi quest’anno, in quanto i dati dell’ultimo decennio mostrano che gli anni siccitosi sono anche quelli che hanno avuto maggiori precipitazioni concentrate in breve periodo.

Nel frattempo l’assetto infrastrutturale sul territorio non è più lo stesso – dopo l’alluvione del 2017 sono stati messi in campo investimenti da 75 mln di euro contro il dissesto idrogeologico, alcuni sono ancora in corso –, ma la prudenza di fronte alla crisi climatica non è mai troppa.

Per questo il sindaco labronico, Luca Salvetti, ha inviato ieri una lettera a cittadini e addetti ai lavori per alzare il livello d’allerta. La riportiamo di seguito integralmente.

La situazione climatica del nostro territorio e in genere dell’intero Paese di questi ultimi mesi e il ritorno della pioggia, caduta ieri e l’altro ieri – sebbene nella nostra città sia stata di modeste entità – richiama l’esortazione che deve guidare ognuno di noi alla conoscenza dei rischi del territorio e i comportamenti utili da adottare.

Gli esperti ci dicono che alla siccità può seguire infatti un periodo di forti piogge e rovesci che possono mettere in crisi il sistema idraulico e idrogeologico delle città, ora più di prima.
Consapevoli di tutto questo, e ricordando la drammatica esperienza del 2017, già da diverso tempo la Protezione Civile di Livorno sta svolgendo un attento lavoro preventivo sulla base del nuovo piano di protezione civile, e avendo presente l’importanza delle fasi della previsione, prevenzione e gestione dell’emergenza, chiediamo adesso a tutti soggetti coinvolti la massima collaborazione nel monitorare e segnalare ogni situazione di rischio.

Nel nostro piano il pronto intervento, la gestione dell’emergenza e la fase di supporto successiva all’eventuale evento calamitoso hanno una parte importante, ma è la fase di prevenzione e preparazione che devono avere priorità assoluta.

Non abbiamo la possibilità di modificare l’evento climatico, ma dobbiamo essere in grado di reagire con prontezza e anticipare il più possibile guai e danni con comportamenti corretti.

Alla luce di quanto sopra l’invito che rivolgo è quello di alzare il livello di allerta, ognuno per il proprio ruolo, compresi tutti i cittadini preziosi segnalatori delle eventuali criticità in città.

Oltre 3 mesi senza una goccia d’acqua e più di 5 mesi senza una pioggia continuativa, le tabelle pluviometrica rappresentano benissimo un quadro straordinario e una vera e propria emergenza che riguarda l’intero paese e il nostro territorio.

Quando abbiamo visto la pioggia è stata automatica la reazione di refrigerio rispetto al caldo sopportato per lungo tempo, immediatamente però l’attenzione si è spostato sui rischi che il cambiamento climatico ci propone. Gli esperti ci dicono che alla siccità può seguire un periodo di forti piogge e rovesci che possono mettere in crisi il sistema idraulico e idrogeologico delle città, ora più di prima. Consapevoli di tutto questo, e ricordando la drammatica esperienza del 2017, già da diverso tempo la Protezione Civile di Livorno sta svolgendo un attento lavoro preventivo sulla base del nuovo piano di protezione civile, in queste ore abbiamo rinnovato al genio civile e al consorzio di bonifica la richiesta di monitorare i corsi d’acqua e gli spazi adiacenti, abbiamo coinvolto in maniera sinergica i vigili del fuoco e tutte le associazioni di volontariato e chiediamo adesso ai cittadini la massima collaborazione anche nel segnalare situazioni di rischio.

Nel nostro piano il pronto intervento, la gestione dell’emergenza e la fase di supporto successiva all’eventuale evento calamitoso hanno una parte importante, ma è la fase di prevenzione e preparazione che devono avere priorità assoluta. In passato è costato molto farsi trovare impreparati, ed è con questa convinzione che dobbiamo chiedere la mobilitazione generale per ridurre quanto più possibile i rischi.

Non abbiamo la possibilità di modificare l’evento climatico ma dobbiamo essere in grado di reagire con prontezza e anticipare il più possibile guai e danni con comportamenti corretti.