Sienambiente, approvato il Bilancio di esercizio. Utile di 670 mila euro.

[16 Dicembre 2020]

L’Assemblea dei soci di Sienambiente ha approvato all’unanimità il Bilancio d’esercizio 2019, chiuso con un utile di 670 mila euro, frutto di una buona gestione ordinaria e dell’avvenuto compimento del percorso di razionalizzazione delle società partecipate avviato nel 2016. In coerenza con la strategia aziendale dell’ultimo triennio, nell’anno di riferimento, è stata data continuità alla politica degli investimenti finalizzati al miglioramento dei processi produttivi e all’adeguamento degli impianti ai migliori standard ambientali e di sicurezza. Nel bilancio presentato oggi, è stata evidenziata inoltre, tra i parametri finanziari, la decrescita della quota di indebitamento diminuita di 2,6 milioni (rispetto al 2018). Un risultato nel complesso molto positivo che ha avuto come unico elemento di criticità la ricaduta del bilancio in forte perdita della società partecipata Sei Toscana. Nella seduta odierna, l’Assemblea ha nominato due nuovi componenti del Consiglio di amministrazione. Si tratta di Alfredo Rosini e Chiara Ugolini, espressione del socio privato Sta la cui maggioranza è stata acquisita dalla multiutilityIren, che hanno preso il posto dei dimissionari, Rossana Landini e Gianpiero Mazzoni.

I RISULTATI ECONOMICI

«Il 2019 è stato un anno determinante per la completa realizzazione, con i relativi risultati, della strategia aziendale impostata nell’ultimo triennio – ha dichiarato Alessandro Fabbrini, presidente di Sienambiente – Il riferimento è alla razionalizzazione delle partecipate, alla rimodulazione del nostro impegno nel settore dei rifiuti liquidi e del fotovoltaico per concentrare gli investimenti sui progetti di sviluppo e revamping degli impianti a servizio del territorio. Come tutti gli anni, anche per il 2019 non posso fare a meno di ringraziare tutto il personale che ha operato con competenza e dedizione permettendo il raggiungimento di questi risultati il cui unico condizionamento negativo è legato alla pesante ricaduta del bilancio di Sei Toscana. Ora guardiamo alle importanti prospettive createsi con l’ingresso nella nostra compagine societaria, attraverso il socio privato Sta, di un’importante multiutility come Iren. Grazie alla sua esperienza e agli investimenti nel settore siamo certi che farà fare a Sienambiente un ulteriore avanzamento nel percorso di crescita industriale».

Fabbrini, nominato ieri presidente di Sei Toscana, manterrà temporaneamente la carica di presidente di Sienambiente. «Oggi ho comunicatoufficialmente la mia disponibilità all’Assemblea dei soci a rassegnare le mie dimissioni dalla carica di presidente non appena sarà individuato il mio successore – ha dichiarato Fabbrini – In questa fase di transizione, in attesa che vengano espletate tutte le procedure per il subentro del nuovo presidente, rinuncio alcompenso. Oggi Sienambiente è una società in salute dal punto di vista dei conti economici e grazie alle nuove autorizzazioni ottenute di recente per gli impianti, ha ottime prospettive di sviluppo. Sono consapevole di aver portato, in questi quattro anni, un contributo fondamentale alla crescita dell’azienda e un potenziamento del servizio».

PROGETTI DI SVILUPPO

In prospettiva futura, la Società ha dato un forte impulso negli ultimi mesi alla realizzazione del Piano Industriale che prevede investimenti per circa 35 milioni di euro in un periodo di 5 anni. Obiettivo del Piano, in coerenza con le linee strategiche dell’Ato Toscana Sud, è rinnovare l’intero sistema impiantistico di gestione dei rifiuti della Provincia di Siena al fine di dare una risposta operativa alle nuove direttive europee sull’economia circolare. Un importante passo avanti in tal senso si è concretizzato grazie alla conclusione dei percorsi autorizzativi relativi alla discarica di Poggio alla Billa (Abbadia San Salvatore) e al  revamping dell’impianto di riciclo delle Cortine, per i quali la società si appresta a bandire le gare per la realizzazione dei lavori. Prosegue, infine, la verifica di fattibilità dell’impianto di recupero del legno post consumo per la produzione di «palletsblock» attraverso la partecipata Reblock. L’area ipotizzata per la sua localizzazione si trova nel Comune di Abbadia, dove il progetto può rappresentare una possibilità di sviluppo per il territorio e un’opportunità per la creazione di nuovi posti di lavoro. Un altro passo verso il consolidamento di una crescita sostenibile.