Raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio e in alluminio: la provincia di Grosseto ben al di sotto delle medie nazionali Al via una campagna di comunicazione Revet, Ricrea, Cial e Sei Toscana

[11 Aprile 2014]

Far crescere la quantità e la qualità della raccolta differenziata di imballaggi in alluminio e acciaio. E’ questo l’obiettivo della campagna  che parte in questi giorni sulle televisioni locali e che vuole veicolare un messaggio molto semplice: tutti gli imballaggi in acciaio e in alluminio devono essere conferiti nei contenitori del multimateriale, in questo modo il gestore sul territorio, Sei Toscana, potrà raccoglierli e farli arrivare negli impianti di selezione di Revet, dove un moderno impianto è in grado di separare le singole tipologie di imballaggi e di preparare balle omogenee di materiali che saranno infine avviate a riciclo dai rispettivi consorzi nazionali di filiera (Ricrea per l’acciaio e Cial per l’alluminio).

La Toscana infatti vanta buone percentuali di raccolte differenziate ed ottime percentuali di riciclo effettivo in rapporto al raccolto. Ma gli obblighi europei che indicano un obiettivo di almeno il 50% di riciclo impongono alla nostra regione di aumentare la qualità delle raccolte differenziate. Per questo Revet, Ricrea, Cial, e Sei Toscana presentano oggi la campagna di comunicazione patrocinata dalla Regione Toscana, che si pone l’obiettivo di far crescere nel 2014 le quantità di imballaggi in acciaio e alluminio avviati a riciclo: nel 2013 in provincia di Grosseto sono state raccolte e avviate a riciclo 50 tonnellate di alluminio e 310 tonnellate di acciaio.

Troppo poco per un territorio di 211mila abitanti: praticamente ogni cittadino grossetano raccoglie e avvia al riciclo appena 1,4 chili l’anno di acciaio (contro i 2,3 della media nazionale) e appena 0,34 kg di alluminio contro gli 0,70 chili procapite della media nazionale (appena 20 lattine a testa l’anno!). 

«Per quanto riguarda i metalli ci sono ampi margini di miglioramento – ha spiegato Valerio Caramassi presidente di Revet l’azienda che serve il 95% della popolazione toscana raccogliendo, selezionando e avviando a riciclo tutti gli imballaggi in plastica, vetro, acciaio, alluminio e tetrapak – ed è un peccato non raccoglierne di più, perché sono interamente riciclabili in fonderia e per i cittadini si tratta semplicemente di mettere gli imballaggi in acciaio e alluminio nei contenitori del multimateriale anziché nell’indifferenziato».

E’ un peccato non fare di più perché la raccolta, la selezione e il trattamento per l’avvio a riciclo degli imballaggi in acciaio e alluminio – latte e lattine per bevande, scatolette e vaschette metalliche, fusti e barattoli, tappi e coperchi, capsule, tubetti e fogli sottili in alluminio – permettono il recupero di nuova materia prima e garantiscono un elevato risparmio energetico e la conseguente riduzione di emissioni serra.

La filiera di riciclo di questi due materiali infatti è fortemente virtuosa perché il consumo energetico delle fonderie che riciclano questi imballaggi è molto inferiore a quello necessario a lavorare la materia prima, senza contare i costi di estrazione, di trasporto e il consumo delle risorse naturali.

“Sei Toscana è dall’inizio del 2014 il nuovo gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani nelle provincie dell’Ato Toscana Sud (Arezzo, Grosseto e Siena), un territorio che ha avuto finora forti diversità al suo interno per quanto riguarda i livelli di raccolta differenziata, mediamente ancora sotto il 40% – ha detto il Presidente di Sei Toscana, Fabrizio Vigni– il nostro obiettivo è di incrementare fortemente la raccolta differenziata per raggiungere gli obiettivi previsti dall’Europa per quanto riguarda il riciclo. Dobbiamo andare verso una progressiva riduzione dello smaltimento in discarica, puntando anzitutto sul recupero di materia che è una leva di sviluppo della green economy. Per questo aderiamo con convinzione alla campagna promossa da Revet, Ricrea e Cial”.