Incendio all’impianto di Futura SpA

[29 Gennaio 2022]

L’incendio che è divampato nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 gennaio  all’impianto di selezione e compostaggio dei rifiuti urbani delle province di Grosseto e di sei comuni della Val di Cornia, è stato un evento di particolare eccezionalità che ha prodotto danni ingenti.

L’incendio, le cui cause sono tuttora in corso di accertamento, ha interessato l’impianto di trattamento dei rifiuti indifferenziati e ha investito il capannone ed i sistemi tecnologici – tramogge, nastri trasportatori e presse – che servono alla selezione dei rifiuti per la produzione di CSS (Combustile Solido Secondario).

Al momento dell’incendio l’impianto non era in funzione e quindi fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta.

L’azienda informa che il sistema di controllo ha funzionato in maniera eccellente, nonostante l’eccezionalità di quanto accaduto: la guardia notturna ha infatti immediatamente avvisato il 118 per lanciare l’allarme da cui è partito tutto il sistema di soccorso che visto impegnati in forze i Vigili del Fuoco – che sono intervenuti anche da fuori provincia – la Protezione Civile, i Vigili Urbani, la Polizia.

A tutte queste forze va il ringraziamento dei vertici dell’azienda perché grazie al pronto intervento  l’incendio è stato contenuto, nonostante i danni dalle prime stime appaiono comunque di notevole entità.

É prontamente intervenuta anche l’Arpat per verificare se vi fossero problemi di natura ambientale e di emissioni pericolose in atmosfera, ma nonostante l’incendio abbia interessato il capannone in cui vengono conferiti i rifiuti indifferenziati da avviare a selezione, non sono stati ravvisati particolari pericoli per la popolazione e per l’ambiente circostante.

I dirigenti dell’impianto, che hanno immediatamente raggiunto la sede di Futura alle Strillaie per seguire direttamente gli interventi di spegnimento e di messa in sicurezza, si sono già attivati con l’ATO Toscana Sud e con il gestore SEI Toscana per mettere in atto tutti gli strumenti necessari per garantire la continuità del servizio di ricevimento dei rifiuti, anche se la produzione di CSS potrebbe essere interrotta per un tempo che non è ancora possibile stabilire.