Parte da Trento, domenica 4 ottobre, il Post Flight Tour di Samantha Cristoforetti

[17 Settembre 2015]

Dallo Spazio a Trento per un evento che si annuncia di grandissimo richiamo. Samantha Cristoforetti, la prima astronauta italiana, la donna che ha trascorso in orbita il periodo più lungo nella storia delle missioni spaziali, 200 giorni, comincerà proprio da Trento un tour che la porterà per l’Italia. “Siamo molto orgogliosi – commenta il governatore del Trentino Ugo Rossi – che Samantha Cristoforetti, abbia deciso di cominciare proprio da qui il suo tour, considerate le moltissime richieste che le arrivano da tutto il Mondo”. “Non si tratta solo di una questione di “cuore” – ha spiegato Rossi – legata alle sue origini trentine, ma anche di una scelta dettata dall’ormai consolidato rapporto che lega il sistema trentino della ricerca all’Agenzia Spaziale Italiana ed Europea, come dimostra la presenza qui oggi del suo presidente, Roberto Battison”.

Parte dunque da Trento, domenica 4 ottobre, il Post Flight Tour di Samantha Cristoforetti, astronauta Esa, capitano pilota dell’Aeronautica Militare protagonista della seconda missione di lunga durata dell’ASI. L’Agenzia Spaziale Italiana, l’Agenzia Spaziale Europea e l’Aeronautica Militare hanno scelto la terra di origine dell’astronauta per avviare il percorso che la porterà in tutta Italia, assieme ai colleghi russo e americano della Expedition ISS 42/43.
Nell’attraversare la penisola, Samantha e i suoi due compagni di volo saranno presenti in alcune città italiane secondo un itinerario legato, principalmente, alla vita personale professionale della Cristoforetti. L’appuntamento principale sarà lunedì 5 ottobre alle 18.30 quando è prevista una conferenza pubblica presso il Muse, dove racconterà dal vivo la sua esperienza a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Protagonisti di questo momento saranno soprattutto i ragazzi delle scuole superiori che potranno interloquire direttamente con Samantha. In quest’occasione verranno predisposti dei maxi schermi per consentire ad un numero di persone il più vasto possibile di seguire l’evento. Si tratta di un ritorno, perché proprio al Museo delle Scienze, il 24 marzo scorso, era intervenuta in video conferenza dallo Spazio, dialogando con un gruppo di studenti trentini. Prevista anche una visita al centro di Protonterapia di Trento, considerato l’interesse degli studi sulle radiazioni, anche sotto il profilo delle attività spaziali.
“La comunità trentina vuole tributare alla sua astronauta tutti gli onori, per un’impresa – ha detto Rossi – che ci ha entusiasmato e reso orgogliosi. Nel contempo vogliamo però cogliere l’occasione per mostrare come il Trentino, sul piano delle strategie di sviluppo, persegua con determinazione una costante politica di modernizzazione, crescita ed apertura internazionale. Lo dimostrano, ad esempio, i programmi di ricerca nel campo delle tecnologie aerospaziali”. “Da tempo – ricorda Ugo Rossi – l’Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler collaborano con l’Agenzia Spaziale Europea in attività di ricerca, in vista di missioni internazionali e per l’osservazione della Terra dallo Spazio”. Fra i progetti più interessanti – ha ricordato Rossi – oltre al cacciatore antimateria AMS, che da quattro anni è in funzione sulla Staziona Spaziale Internazionale, vi è senz’altro il lancio nello spazio, a novembre, della missione LISA Pathfinder, frutto delle ricerche di UniTn e che si presenta come un esperimento di altissima tecnologia”.”Siamo una terra piccola, orgogliosa, che produce frutti importanti. L’auspicio – ha concluso Rossi – è che l’esempio di Samantha possa fungere da stimolo ai nostri giovani, ma anche al nostro territorio, sul quale vi sono enormi potenzialità”.
“Il Post Flight Tour – ha spiegato il professor Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana – partirà da Trento per un duplice motivo, da un lato perché siamo nella terra dove Samantha Cristoforetti si è formata, dall’altro anche come riconoscimento simbolico agli investimenti che il Trentino ha fatto nel settore della ricerca e delle tecnologie. In particolare siamo interessati agli studi sulle radiazioni, che sono per noi molto preziosi, in quanto incidono sulla vita degli astronauti”. Battiston ha anche voluto spiegare la strategia dell’ASI nell’ambito della Space Economy. “Stiamo facendo una mappatura delle competenze tecnologiche e industrial del Paese – ha detto Battiston – per coordinare insieme alle regioni e alle province autonome e naturalmente con Mise, Miur e Cabina di regia di Palazzo Chigi, gli investimenti nel settore dello spazio, in modo da mettere a sistema e ottimizzare l’utilizzo dei fondi FESR”.