[21/04/2011] News toscana

Ora anche il pecorino ha la sua "carta d'identità"

Il Caseificio sociale di Sorano (Gr) ha varato una vera e propria carta d'identità per pecorino e "marzolino", un'innovazione (non ha eguali sul territorio italiano) che nel segno della "tracciabilità" rende nota al consumatore la "storia" del prodotto.

L'iniziativa, brevettata per Unicoop Firenze, è stata presentata oggi alla presenza dell'assessore regionale all'agricoltura, Gianni Salvadori. «Un esempio che rende concreta la "filiera corta"- ha sottolineato l'assessore- Si tratta di prodotti che vengono prodotti in Toscana, lavorati in Toscana, con latte di aziende toscane e venduti sui banchi della grande distribuzione toscana. Questa del "pecorino firmato" è un'idea che rende trasparente e concreto per il consumatore il legame con il territorio e offre la garanzia che il prodotto ha subìto tre soli passaggi: allevatore, trasformatore, banco di vendita. E' un esempio emblematico di quello che intendiamo per filiera corta e che vorremmo applicare a tutta l'agricoltura toscana: accordi fra produttori, trasformatori, soggetti che commercializzano, e dove ciascuno ha un giusto margine di guadagno».

Oltre alle normali informazioni che sono contenute solitamente nei documenti di identificazione, nella "carta d'identità" del pecorino, sono presenti anche le firme, con tanto di indirizzo, delle 18 aziende, tutte locali, che hanno prodotto il latte con il quale sono confezionati i formaggi dal Caseificio sociale di Sorano.

«Con i Pif, i Piani integrati di filiera che abbiamo varato di recente, la Regione ha messo a disposizione 25 milioni sul Piano di sviluppo rurale, proprio per incentivare accordi fra i produttori, i trasformatori e gli altri soggetti della filiera, come la distribuzione» ha concluso Salvadori.

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