[14/04/2011] News

Nel nord dell'Australia piove troppo, prolungata la chiusura della miniera di uranio di Ranger

LIVORNO. L'Energy resources of astralia (Era), controllata al 68% dal colosso minerario Rio Tinto, ha prolungato fino a luglio la sospensione dei tutti i lavori nella sua miniera di uranio di Ranger, nel Territorio del Nord, a causa delle forti piogge.

L'agenzia stampa delle multinazionali nucleari, World Nuclear News (Wnn) spiega che «Le operazioni di trattamento sono state sospese alla fine di gennaio come precauzione per assicurare che per tutta la stagione delle piogge i livelli del deposito degli sterili dell'impianto rimanessero al di sotto dei limiti autorizzati. La decisione è stata presa dopo le piogge torrenziali che avevano portato ad estese inondazioni diffuse nel nord e nell'est dell'Australia, ma la stagione delle piogge sembra si prolungherà a il periodo di sospensione decretato inizialmente verrà esteso almeno per altre 12 settimane

Da gennaio, il Territorio del Nord ha subito precipitazioni nettamente superiore alla media e la miniera di Ranger ha vissuto la stagione più piovosa di sempre: circa 2,4 m di pioggia registrate tra il primo settembre e il 12 aprile, e mancano ancora tre settimane prima che la stagione delle piogge si conclude ufficialmente».

L'Era, anche se il livello dell'acqua nei depositi delle scorie minerarie sia inferiore al limite di esercizio autorizzato, ha rilevato che il calcolo  totale dell'acqua nel sito ha superato il livello al quale è possibile riavviare le operazioni e quindi ha deciso di prorogare la sospensione delle operazioni di trattamento fino a fine luglio per dare il tempo all'acqua di diminuire in tutta l'area. L'azienda avverte che «La decisione comunque dipende fortemente dalle precipitazioni future».

Il problema vero è che gli australiani sono sempre più ostili alle miniere di uranio e che le attività minerarie a Ranger, circondata dal Parco Nazionale di Kakadu, erano già state sospese a causa dei grandi volumi di acqua presenti nella miniera a cielo aperto, allagata dalla pioggia. Le operazioni potrebbero riprendere nei livelli più alti della miniera, quando l'acqua si ritirerà, ma Era dice che questo non consentirebbe di accedere, almeno fino alla fine del 2011, al minerale di alta qualità (e probabilmente più contaminante per l'acqua) che è sul fondo del cratere minerario.

Il principale impatto ambientale a lungo termine della miniera è quello dei grandi volumi di sterili, scorie minerarie stoccate nel sito minerario,  Era utilizza alcuni scavi originari per stoccare le scorie, ora l'acqua li ha allagati. E pensare che uno dei problemi della miniera era la mancanza d'acqua.

Un progetto di recupero ambientale delle miniere esaurite, sviluppato da Era, prevede una spesa di 180 milioni di dollari australiani, ma secondo gli ambientalisti ce ne vorrebbero almeno 5 volte di più. Il piano d'altronde non è stato nemmeno reso integralmente pubblico e i Verdi  avevano già avvertito che non avrebbero permesso ulteriori piani di espansione senza impegni precisi per la bonifica del sito minerario. Ora bisognerà capire quali effetti avranno le piogge e gli allagamenti.

L'uranio estratto a Ranger è venduto alle centrali nucleari di Giappone, Corea del Sud, Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Svezia ed Usa. La chiusura dell'impianto di trasformazione ha avuto un «significativo effetto» sui conti di  Era per il primo trimestre del 2011, con una produzione totale di 518 tonnellate di U3O8 (439 tonnellate di uranio) contro le  888 tonnellate di U3O8 (753 tonnellate di uranio) nel primo trimestre del 2010. La società mineraria ha rivisto al ribasso le sue previsioni di produzione 2011 da 3.793 tonnellate di U3O 8 (3216 tU) a circa 2.400 tonnellate di U3O8 (2035tU). Circa 4500 tonnellate di U3O8 (3816 tU) di impegni di vendita di uranio già sottoscritti da Era dovranno essere quindi soddisfatti acquistando da altri il minerale, anche se l'impresa dice di avere già messo a punto una parte consistente degli acquisti necessari.

Le piogge ad Era dovrebbero costare perdite  tra i 32 e i 52 milioni di dollari solo nel primo semestre del 2011, rispetto a un utile netto di 23,8 milioni di dollari nello stesso periodo nel 2010.

L'Era si vede costretta a rivedere completamente tutte le operazioni in corso e i progetti futuri, a cominciare dalle prospezioni minerarie che sono destinate a cessare entro la fine del 2012. Un bel guaio, visto che Era stava lavorando ad un progetto di esplorazione sotterraneo per la Ranger 3 Deeps exploration area ed ad una proposta d per una struttura per recuperare uranio da scorie minerarie che è già nella fase di esame da parte del governo.

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