[13/04/2011] News toscana

Agricoltura Toscana: i commenti della Cia sui Progetti integrati di filiera presentati dalla Regione

FIRENZE. I Progetti integrati di filiera (Pif) presentati dalla Regione Toscana possono rappresentare un'occasione di rilancio dell'agricoltura, delle politiche di sviluppo rurale in vista della nuova Pac (Politica agricola comunitaria) che si svilupperà a partire dal 2013. Questo in sintesi il pensiero della Confederazione italiana agricoltura sezione Toscana.

«In Toscana sta crescendo la cultura dell'aggregazione- ha dichiarato il presidente Giordano Pascucci- si fa strada la consapevolezza che per uscire dalla crisi drammatica in corso, la via dell'integrazione di filiera è obbligata. Per questo i Pif rappresentano per noi una grande opportunità ed una sfida per il futuro. Una sfida rispetto alla quale ci sentiamo impegnati come Cia, a costruire relazioni e progetti in grado di dare risposte agli agricoltori in termini di reddito e valorizzazione delle proprie produzioni» ha concluso Pascucci.

I Pif sono lo strumento adottato dalla Regione per garantire un maggiore equilibrio nelle filiere e un reddito più equo a tutti i protagonisti: produttori, trasformatori, commercianti. I soggetti che si mettono insieme con questo comune obiettivo possono usufruire dei finanziamenti previsti dal Psr, per un totale di 25 milioni di euro.

Cosa si aspetta di preciso la Cia Toscana dai Pif, è stato spiegato da Marco Failoni che ha avanzato anche qualche critica al Piano di sviluppo rurale attuale: «Oggi abbiamo un Psr troppo frammentario con una giungla di misure che disperdono i finanziamenti, favoriscono l'approccio aziendale ed individuale, moltiplicano le procedure, incrementano la burocrazia. Proviamo a pensare al Pif come se fosse un'unica misura del Psr rivolta alla competitività, con facoltà delle Regioni di creare al suo interno il menu delle azioni e degli interventi da attivare. E possiamo provare a pensare per il futuro ad un Psr fatto di un insieme di 4-5 misure che rispondono ai principali obiettivi strategici (ambiente, paesaggio, ricambio generazionale...) a partire dalle quali costruire le strategie territoriali di sviluppo».

La Cia sul piano metodico ha apprezzato molto il percorso attivato per la concertazione del bando sui Pif e chiede che questa consultazione immediata continui anche nella fase di attuazione. «E' necessario il costante confronto per poter correggere prontamente eventuali punti problematici non individuati in precedenza. Così come sarà necessario un costante monitoraggio dell'andamento procedurale, oggettivamente complesso, ad evitare criticità e blocchi sui tempi di realizzazione dei Pif» ha concluso il presidente Pascucci.

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