[12/04/2011] News

Zuma in Cina: il Sudafrica entra nel Brics

Crescita record nel 2011 per Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica

LIVORNO. Il presidente del Sudafrica Jacob Zuma guiderà la delegazione del suo Paese che parteciperà il 14 e il 15 aprile a Sanya, nella provincia cinese dell'Hainan, al summit del Bric (Brasile, Russia, India, Cina) che è diventato Brics proprio con l'ingesso del Sudafrica nel dicembre 2010, che ha accolto l'invito della Cina, attuale presidente di turno del Brics.

Zuma prima di partire per la Cina ha detto in un'intervista concessa all'agenzia ufficiale cinese Xinhua: «Il gruppo Brics, che fa parte delle strutture che permettono l'interazione sud-sud, fornirà grandi opportunità per lo sviluppo economico del Sudafrica. Siamo molto onorati di essere invitati ad unirsi il gruppo formato da Brasile, Russia, India e Cin. L'invito dimostra l'alto rispetto di cui gode il nostro Paese sul piano internazionale. Questo ci darà la chance di comunicare le nostre priorità così come le nostre opportunità».

Secondo Zuma, che a febbraio nel suo discorso alla nazione aveva detto che il 2011 dovrà essere «L'anno della creazione di posti di lavoro attraverso la riforma e la crescita economica per il Sudafrica», è convinto che «L'adesione del Sudafrica al Brics aiuterà il Paese a realizzare questi obiettivi. Il gruppo offre un grande mercato lucrativo per le merci ed i servizi sudafricani e numerose opportunità per la politica industriale e la crescita economica del Paese. Noi incoraggeremo attivamente il commercio e gli investimenti per promuovere l'industrializzazione e la creazione di posti di lavoro. Il Sudafrica ha saputo cooperare con gli altri partner del Brics in settori quali la finanza, l'agricoltura, la giustizia, il commercio e gli scambi universitari. Dei nuovi settori di cooperazione all'interno del Brics devono essere esplorati, soprattutto in material di scienze e tecnologie, cultura, sport, cambiamento climatico ed energia. Il campo è molto vasto per cooperare su diversi con il Movimento dei non-allineati e il le G-77, è importante per l'interazione Sud-Sud, in particolare nel quadro dell'Onu. I membri del Brics hanno collaborato e continueranno a collaborare nelle organizzazioni internazionali come l'Onu, il G-20 e il Forum di dialogo Ibsa (India, Brasile, Sudafrica). Tutti i membri del Brics sono membri permanenti o non permanenti del Consiglio di sicurezza, il che è positivo per rafforzare la cooperazione su temi di interesse comune».

Resta da capire cosa c'entri la Russia con la cooperazione Sud-Sud, ma è evidente che il Brics intende giocare un ruolo rilevante anche nel summit Unfccc sui cambiamenti climatici che sarà ospitato proprio dal Sudafrica, a Durban, a dicembre.

Al summit Birics di Sanya parteciperanno anche la presidente brasilana Dilma Rousseff, il presidente russo  Dmitri Medvedev, il premier indiano Manmohan Singh e il presidente cinese Hu Jintao, per discutere della situazione internazionale partendo da quello che secondo il World Economic Outlook del Fondo monetario internazionale è un punto fermo: «I Paesi del Brics continueranno ad avere una crescita economica robusta nel 2011». Quest'anno la produzione mondiale dovrebbe aumentare del 4,4%, mentre nel Brics la crescita sarà del 6,5 %. La Cina continua a crescere vertiginosamente: 9,6% nel 2011 e 9,5% nel 2012, spinta dalla domanda interna pubblica e privata. La produzione dell'India crescerà dell'8,2% nel 2011 e del 7,8% nel 2012. Meno forte la crescita in Russia e Sudafrica. La produzione russa dovrebbe salire nel 2011 del 4,8% e del 4,5% nel 2012; il Sudafrica aumenterà la produzione del 3,5% nel 2011 e del 3,8% nel 2012. Tassi di crescita comunque più elevati del 2010.

Patrick Matlou, direttore dell'Africa South Africa Institute, sottolinea che «Il mondo è cambiato dopo la guerra fredda e l'infrastruttura della governance mondiale non può restare la stessa. I membri del Brics sono diventati protagonisti mondiali, specialmente dopo la crisi finanziaria del 2008. Il Sudafrica è la più grande economia dell'Africa, rappresentando un terzo del prodotto interno lordo della regione sub-sahariana del continente. Il Sudafrica è anche generalmente considerato come una porta d'entrata verso l'Africa». Secondo lo studioso sudafricano il Sudafrica deve capitalizzare le relazioni economiche con I Paesi del Brics, in particolare con Cina ed India, «Che nel corso degli ultimi decenni, hanno aumentato considerevolmente la loro cooperazione nei settori economico, commerciale e degli investimenti con diversi Paesi africani. Per esempio, i Forum di cooperazione Cina-Africa e India-Africa hanno giocato un ruolo costruttivo nella promozione delle relazioni commerciali ed economiche tra l'Africa e i Paesi asiatici. L'africa deve beneficiare di queste relazioni. I Paesi africani dovrebbero cooperare tra loro ed approfittare di alcune misure preferenziali, quali la riduzione delle tariffe doganali su alcuni prodotti africani, ed aprire maggiormente il mercato ai prodotti asiatici».

Evidentemente l'invasione delle merci cinesi nei mercati africani e il sempre più marcato attivismo degli indiani (che si sono già accaparrati molte terre fertili) non è una cosa che preoccupa più di tanto Matlou e Zuma.

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