[08/04/2011] News

Rottami metallici, ecco quando cessano di essere considerati rifiuti

LIVORNO. L'Ue stabilisce quando i rottami di ferro, acciaio, alluminio e i rottami di leghe di alluminio cessano di essere rifiuti (coerentemente con la direttiva del 2008 sui rifiuti). E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi il regolamento sui criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami metallici cessano di essere considerati rifiuti. Entrerà in vigore fra venti giorni, anche se trascorrerà un congruo periodo di tempo prima che il regolamento diventi applicabile per consentire agli operatori di conformarsi ai criteri.

I criteri devono garantire che i rottami di ferro, acciaio e alluminio ottenuti mediante un'operazione di recupero (intesa come un'operazione il cui principale risultato "sia di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad assolvere tale funzione, all'interno dell'impianto o nell'economia in generale") soddisfino i requisiti tecnici dell'industria metallurgica, siano conformi alla legislazione e alle norme vigenti applicabili ai prodotti e non comportino ripercussioni generali negative sull'ambiente o sulla salute umana. I rifiuti impiegati come materiale nell'operazione di recupero, i processi e le tecniche di trattamento nonché i rottami metallici ottenuti dal recupero, devono, quindi, creare le condizioni per la produzione di rottami di ferro, acciaio e alluminio privi di proprietà pericolose e sufficientemente esenti da composti non metallici.

Ma, per garantire il rispetto dei criteri dovrà essere prevista la pubblicazione delle informazioni sui rottami metallici che hanno cessato di essere considerati rifiuti e l'istituzione di un sistema di gestione della qualità.

Nonostante ciò non è detto che i criteri rimangano sempre tali nel corso del tempo: può essere necessario rivederli. In particolare se, sorvegliando l'evoluzione del mercato dei rottami di ferro e acciaio e dei rottami di alluminio, si osservano effetti negativi sui mercati del riciclaggio degli stessi, in particolare un calo della disponibilità di questi materiali e difficoltà di accedervi.

Secondo il legislatore europeo del 2008 alcuni rifiuti cessano di essere tali quando sono sottoposti a un'operazione di recupero, incluso il riciclaggio (inteso come qualsiasi operazione di recupero - tranne quello di energia - attraverso cui i materiali di rifiuto sono ritrattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini") e soddisfino criteri conformi a determinate condizioni. Ossia quando i materiali sono comunemente utilizzati per scopi specifici; esiste un mercato o una domanda per tali materiali; i materiali soddisfano i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispettano la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti; e l'utilizzo non porterà a impatti complessivi negativi sull'ambiente o sulla salute umana.

Del resto la direttiva sui rifiuti stabilisce misure volte a proteggere l'ambiente e la salute umana prevenendo o riducendo gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti, riducendo gli impatti complessivi dell'uso delle risorse e migliorandone l'efficacia.

Dalla valutazione di svariati flussi di rifiuti è emerso, infatti, che i mercati del riciclaggio dei rottami metallici trarrebbero benefici dall'introduzione di criteri specifici intesi a determinare quando i rottami metallici ottenuti dai rifiuti cessano di essere considerati rifiuti. Criteri che devono garantire un elevato livello di tutela ambientale e devono lasciare impregiudicata la classificazione dei rottami metallici come rifiuti adottata dai paesi terzi.

Inoltre, la relazione del Centro comune di ricerca della Commissione europea ha indicato l'esistenza di un mercato e una domanda per i rottami di ferro, acciaio e alluminio destinati ad essere impiegati nelle acciaierie, nelle fonderie e nelle raffinerie di alluminio per la produzione di metalli. Per questo i rottami di ferro, acciaio e alluminio dovranno essere sufficientemente puri e soddisfare le pertinenti norme o specifiche richieste dall'industria metallurgica.

Torna all'archivio