[08/04/2011] News

Una Mega-Float per stoccare l’acqua altamente radioattiva di Fukushima

Ecotown, teleriscaldamento e… ancora nucleare

LIVORNO. L'acqua altamente radioattiva che tracima, riempie e infetta la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, il mare, il suolo e le falde idriche, dovrebbe essere stoccata in una grandissima struttura galleggiante, chiamata Mega-Float (Nella foto), di 136 metri di lunghezza, 46 metri di larghezza, e tre di altezza, che è in preparazione.

Nella Mega-Float  è possibile stoccare circa 10.000 tonnellate di acqua. La mega-chiatta è stata fornita dalla prefettura di Shizuoka su richiesta della Tokyo Electric Power Company (Tepoco) e ieri era arrivata nel porto di Yokohama, dove verrà esaminato e modificato in modo che possa essere utilizzata per immaganizzare l'acqua radioattiva di Fukushima Daiichi. Ma per far questo ci vorranno una o due settimane.

Dopo il terremoto e l'allarme tsunami di stanotte in molti si chiedono come una struttura del genere potrebbe resistere ad un evento come quello dell'11 marzo e che effetto avrebbero 100.000 tonnellate di acqua altamente radioattiva scagliaste da uno tsunami sulla costa e sulla centrale nucleare.

E' chiaro che tutto quello che si sta facendo a Fukushima Daiichi (ed ormai in sempre più centrali giapponesi che subiscono i terremoti) è estremamente rischioso, ma è altrettanto chiaro che si sta tentando di tutto per evitare che la catastrofe nucleare diventi una tragedia planetaria.  

La Tepco ha dovuto affrontare problemi sempre più grossi per gestire grandissime quantità di acqua contaminata a Fukushima Daiichi, ora deve portar via quella altamente radioattiva che allaga gli edifici delle turbine e le trincee di cablaggio, dove probabilmente finisce l'acqua mortale che fuoriusciva dal buco di 20 cm. in una vasca dell'unità 2, tappato il 5 aprile, che aveva fatto salire alle stelle la contaminazione del mare. Dopo aver scaricato in mare 11.500 tonnellate di acqua "meno" radioattiva ora bisogna liberare il cuore delle unità da quelli che sono veri e propri rifiuti radioattivi liquidi ad alta radioattività.

Viene solo da chiedersi cosa ne sarà delle 100.000 tonnellate di acqua radioattiva caricate sul Mega-Float  e come si potrà decontaminare e riutilizzare un zattera più grossa di un campo di calcio pesantemente contaminata.

Tutte domande che non sembrano sfiorare il capo di gabinetto del governo giapponese, Yukiyo Edano, che ieri è intervenuto alla riunione del World Economic Forum's Global Risks a New York e ha detto che il suo paese «Continua a fare il possibile per evitare la diffusione di materiali radioattivi, ponendo la massima priorità per la salute e la sicurezza degli abitanti della zona, mentre pianifica tutti gli scenari possibili. Il Giappone intende condividere con la comunità internazionale la conoscenza e l'esperienza acquisita con questa situazione al fine di contribuire a rafforzare la sicurezza della produzione di energia nucleare». Edano «Si è notato un effetto sulla base manifatturiera giapponese nel nordest, anche se questa conta solo per il  2% del danno complessivo», che ha stimato in «Una scala di 16 - 25 trilioni di yen (180 - 290 miliardi di dollari)».

Edano non arretra nemmeno davanti al nuovo mini-tsunami con onde di 50 cm che ha colpito Fikushima dopo il nuovo terremoto e New York ha assicurato che il Giappone intende avviare «Il piano di ricostruzione più avanzato del mondo», adottando linee definite «Le più miracolose», come quelle dopo la seconda guerra mondiale, che sono state realizzate «Grazie agli sforzi di ogni singolo cittadino di fronte alle avversità».

Il riferimento alla seconda guerra mondiale mentre a Fukushima è in corso probabilmente quello che potrebbe diventare il più grave e prolungato incidente nucleare della storia, è inquietante detto dall'esponente di un governo il cui Paese è stato l'unico a sperimentare l'olocausto nucleare delle due bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.    

Ma Edano, nonostante il suo governo sia sempre più debole e criticato ed accusato di evidenti complicità con la lobby nucleare che risulta uno dei più grossi finanziatori del Partito democratico giapponese,  ha detto in un impeto visionario: «Faremo situare le residenze più in alto, scaveremo le montagne e trasformeremo i porti di pesca e altri luoghi di lavoro lungo le coste. Creeremo ecotowns che saranno  dotate di teleriscaldamento che utilizzeranno materiale vegetale e biomasse della regione e di coltivazioni tipiche delle comunità che è bene favorire per il benessere pubblico. Procederemo, andando avanti con il piano di ricostruzione più avanzato del mondo, con una visione che è quella di andare oltre del semplice ripristino dello stato precedente e di creare invece Tohoku region davvero meravigliosa e un Giappone davvero meraviglioso».

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