[07/04/2011] News

Il Senato Usa respinge (per ora) l’assalto repubblicano al Clean air act

LIVORNO. A Washington, è in corso una vera e propria battaglia per l'aria e l'acqua pulita tra i repubblicani e l'amministrazione di Barack Obama. Ieri il Senato Usa ha respinto gli assalti sferrati al ​​Clean air act  nel tentativo di limitare le prerogative e le attività dell'Environmental protection agency per quanto riguarda le misure di protezione dall'inquinamento.

A capeggiare le truppe d'assalto dei repubblicani (e diversi democratici cosiddetti "moderati")  c'è il senatore McConnell che ha presentato emendamenti che eliminerebbero in modo permanente le competenze e l'autorità dell'Epa sulle emissioni di gas serra ed indebolirebbero gli economy standards per i carburanti. L'assalto è fallito perche i favorevoli e i contrari hanno ottenuto entrambi 50 voti, mentre ce ne volevano 60 perché le proposte dei repubblicani passassero. Ma la strategia del partito dell'elefante è ostruzionistica: punta a ritardare i progetti di legge dei democratici e a bloccare le misure di buonsenso dell'Epa per la salvaguardia della salute pubblica, magari facendo mancare i fondi necessari.

Il direttore di Sierra Club, Michael Brune, pensa che questo sia solo il primo attacco che fa parte di una strategia più estesa: «La sconfitta in Senato di quattro disegni di legge rivolti a rigettare il Clean air act  rappresentano una vittoria a breve termine per gli americani che vogliono aria pulita ed acqua potabile. Se questo attacco all'aria pulita avesse successo, metterebbe a rischio la salute di milioni di americani. I senatori che hanno votato a favore di uno qualsiasi di questi progetti di legge devono spiegarci il loro comportamento, perché hanno votato per l'interesse delle corporate inquinatrici e contro la salute e il benessere delle loro comunità.

Purtroppo la battaglia degli americani  per la salute, l'aria e l'acqua non è finita. Le corporate inquinano ed i loro amici al Congresso stanno spingendo per una pericolosa agenda che bocci il Clean air act e tenga in ostaggio l'Epa e la tutela della salute nel prossimo passaggio dei negoziati per il bilancio federale di questo fine settimana. La cosa ancora più scandalosa è che gli sforzi fatti da questi inquinatori per stornare il bilancio includono generosi finanziamenti del governo per le Big Oil  ed altri interessi corporativi.  Chi inquina arraffa i dollari dei contribuenti e non fa nulla per creare posti di lavoro e mette a rischio la nostra salute. Esortiamo il Congresso a respingere questa mossa politica che mette in pericolo milioni di americani e mette in pericolo la nostra economia, ed esortiamo il Presidente Obama a porre il veto su qualsiasi legislazione rivolta a rigettare il Clean air act».

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