[01/04/2011] News toscana

Le idee fasulle nuociono alla salute dei parchi, e la legge regionale non si vede....

PISA. Avevo richiamato l'attenzione sulla Meloria perché vi avevo intravisto il rischio di qualche equivoco non meramente terminologico di cui non vi è certo bisogno visti i ritardi già accumulati sulla istituzione della riserva.
Il caso ha voluto che ieri abbia partecipato ad un corso dell'Università di Bologna che si sta svolgendo al Centro studi dell'Enea a Lerici proprio sulla gestione integrata delle coste e il ruolo delle aree marine protette.

E devo dire che anche per chi ha qualche dimestichezza con l'argomento il quadro è davvero sconfortante da giustificare ampiamente chi ha parlato a proposito delle aree protette marine di stato ‘preagonico'.
Il tutto aggravato oggi dalla condizione generale dei parchi nel loro complesso che rischiano di fare la stessa fine di quelli marini.

E non si dica che stiamo esagerando e facendo dell'allarmismo a buon mercato. Su questo sito, ad esempio, abbiamo letto proprio in questi giorni dei successi delle aree marine protette in Argentina e da altre fonti veniamo a sapere che in Inghilterra sta nascendo un importante parco nazionale che riguarderà anche il Galles. Per i parchi italiani le ultime notizie riguardano invece la possibile istituzione di campi di concentramento per profughi e non solo come pesce d'aprile, in Abruzzo impianti da sci e campi da golf ( che presto riguarderanno anche Lampedusa) altri sono alle prese con discariche e un abusivismo che può farla franca perché guardiaparco e Capitanerie di porto sono sempre in maggiore difficoltà e a corto anche di benzina.

Intanto imperano commissari e crisi gestionali mentre il ministro Prestigiacomo è ricercata senza successo e il suo ministero latita ormai da tempo. In mare se prima si boccheggiava ora ovviamente si affoga e così anche la Meloria può aspettare a insediarsi sempre che non ci sia un nuovo mille proroghe che rimanda tutto. Intanto grazie al primo la Lombardia sta cercando di ridimensionare le competenze collaudatissime dei suoi parchi regionali per riportare il comando da Formigoni; quando si dice il federalismo!

Di idee fasulle insomma ne circolano in abbondanza e purtroppo non solo riguardo alle protette marine. E anche in Toscana ne circolano alcune che sarebbe bene liquidare al più presto. Ma per farlo bene e correttamente bisognerebbe mettere mano ad una nuova legge che non può essere più rinviata.
La giunta regionale e la commissione ambiente del Consiglio regionale non possono traccheggiare oltre.
 

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