[31/03/2011] News

Cenni a Romano: «Expo 2015, il pianeta non si nutre coi supermarket, ma con l'agricoltura»

Secondo la deputata toscana del Pd il progetto č stato stravolto

ROMA. La deputata toscana del Pd Susanna Cenni, impegnata in commissione agricoltura della Camera su alimentazione e biodiversità, è la prima firmataria di un'interrogazione parlamentare, sottoscritta da deputati milanesi del Pd e da membri della commissione agricoltura, con la quale chiede chiarimenti al neo ministro dell'agricoltura Saverio Romano sul presunto stravolgimento in atto nel progetto dell'Expo 2015. «Doveva essere un'esposizione ‘leggera e verde' - dice la Cenni - con al centro i temi dell'agricoltura, del cibo e dell'alimentazione. Rischia invece di snaturarsi completamente e soprattutto di compromettere un'occasione straordinaria di visibilità per gli agricoltori di tutto il mondo e per l'agroalimentare italiano, in una fase cruciale di profondi cambiamenti globali. Il pianeta si nutre con l'agricoltura, non coi supermarket. Tre anni fa l'Italia si aggiudicava l'Expo con un ambizioso progetto culturale dal titolo "Nutrire il pianeta, energia per la vita".Il progetto prevedeva il recupero di un milione di metri quadrati di terreni incolti dove realizzare un grande orto planetario, nel quale ogni Paese ospite avrebbe dovuto presentare coltivazioni proprie e idee nuove per un'agricoltura sostenibile. Un'area destinata a colture, impianti ed agro-sistemi sostenibili, alla quale guardano con grandissimo interesse i nostri produttori agricoli perché rappresenta un'opportunità unica di valorizzazione delle produzioni italiane a livello internazionale. Da qualche giorno si discute su tutti i giornali di modifiche sostanziali al progetto annunciate dal nuovo amministratore delegato dell'Expo, che ridimensionerebbero drasticamente l'orto botanico sostituendolo con una sorta di "supermarket del futuro". Chiediamo a Romano, di cui ad oggi non conosciamo le idee in materia di agricoltura, se realmente sia rimesso in discussione il progetto dell'orto universale e se il ministro condivida un simile cambio d'impostazione, che di fatto cancellerebbe dal progetto la centralità dell'agricoltura nella produzione di cibo a livello mondiale e andrebbe a compromettere quell'irripetibile occasione di visibilità che l'Expo può rappresentare per gli agricoltori italiani. Cibo, sostenibilità e alimentazione sono temi di enorme attualità perché interessati da mutamenti epocali, dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime alla crescita demografica. Secondo la Fao, nei prossimi quarant'anni  la domanda mondiale di prodotti alimentari subirà un incremento del 70 percento. Sulla questione stanno dibattendo tutti gli organismi internazionali e la stessa relazione del commissario europeo Ciolos, che ha avviato il dibattito sul futuro della Pac, sottolinea la necessità di preservare la biodiversità, le tradizioni alimentari e la sicurezza. Temi che la nuova impostazione, qualora fosse confermata, ridurrebbe drasticamente fino a snaturare completamente il progetto».

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